I socialisti reggono alle provocazioni dei centristi e l’unione va compatta all’Eliseo. Ma macroniani e repubblicani già dicono: niente governo con ministri insoumis
Non c’è ancora un premier ma è già partito il ricatto dei ministri. Emmanuel Macron ha cominciato questo venerdì le consultazioni dei gruppi politici, e all’appello manca solo l’estrema destra (il Rassemblement National con l’appendice di Éric Ciotti), dunque a detta dello stesso presidente della Repubblica un nome per palazzo Matignon arriverà da martedì. Ci sarebbe già la proposta avanzata pubblicamente dalla formazione politica che in confronto alle altre ha ottenuto più seggi – il nuovo Fron



