Il Kosovo va al voto anticipato, a poco più di un anno dalle politiche del novembre 2019. Questo paese giovane, di recente indipendenza e composto per metà da ragazzi sotto i 25 anni, si gioca con le elezioni la possibilità di voltare pagina
- La metà dei kosovari ha meno di 25 anni. Giovani che vogliono lavoro, visti per l’Europa, modernità. Non guardano alla guerra, alle retorica della patria. Vogliono futuro.
- Albin Kurti, un nazionalista con idee redistributive e una forte carica anti-corruzione, pesca molto del suo consenso da questo bacino, con una proposta fondata su merito, giustizia sociale e innovazione.
- Non sarà facile darle sbocchi concreti. Ci saranno resistenze, da parte di burocrazie e beneficiari del vecchio sistema. Ma questa è la finestra di opportunità che può portare il nuovo Kosovo a soppiantare il vecchio.
Domenica il Kosovo va al voto anticipato, a poco più di un anno dalle politiche del novembre 2019. Una legislatura breve e travagliata, che ha visto alternarsi due governi. Il primo, guidato da Albin Kurti, un nazionalista con idee redistributive in economia e una forte carica anti-corruzione, è durato meno di due mesi. Si era insediato a febbraio 2020, è caduto a fine marzo, dopo che la Lega democratica del Kosovo, che inizialmente lo aveva appoggiato, ha promosso il ribaltone. A giugno un suo



