Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva la Recovery and Resilience Facility, lo strumento principale per l’implementazione del Recovery fund. Hanno votato a favore 582 parlamentari su 691. In particolare ha fatto discutere la spaccatura all’interno del gruppo Identità e democrazia di cui fa parte la Lega. Proprio il partito di Matteo Salvini ha infatti deciso di approvare il Recovery fund dopo essersi sinora astenuto.

La decisione è arrivata dopo le consultazioni che hanno visto la delegazione leghista guidata dallo stesso Salvini incontrare il premier incaricato, Mario Draghi. Fedeli alla linea anti europeista sono invece rimasti i compagni del’eurogruppo sovranista dell’Afd. 

Le reazioni

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha detto su Twitter di avere «accolto con favore il voto del Parlamento su Recovery and Resilience Facility, il cuore di Next Generation Eu». Von der Leyen ha poi aggiunto che «mentre i vaccini ci aiutano a uscire dalla crisi sanitaria, la Recovery and Resilience Facility porterà 672,5 miliardi di euro per sostenere l'uscita dalla crisi economica di persone, imprese e comunità».

Sulla stessa linea il commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni, che ha definito il voto del Parlamento europeo «un passo avanti verso l'entrata in vigore del Recovery fund». Secondo Gentiloni, l’Europa ha fatto «qualcosa che era impensabile solo un anno fa» e «ora dobbiamo tutti assicurarci di cogliere questa opportunità unica per cambiare le nostre economie, per il bene comune di tutti gli europei». 

Anche il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha accolto con favore la notizia del voto dicendo: «Finalmente l'Europa della solidarietà prevale sull'Europa dell'austerità. Come Forza Italia e come Ppe lo abbiamo chiesto per un anno e oggi, finalmente, questo voto storico. Tocca al governo italiano lavorare perché le risorse possano arrivare presto alle imprese e alle famiglie italiane».

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