All’esordio della prima ondata, l’Eliseo disse che il paese era in guerra. Una commissione di inchiesta parlamentare disinnesca la metafora bellica e costruisce una critica serrata degli errori del governo
- Nella Francia della pandemia, la politica torna a esercitare il diritto di critica. La commissione di inchiesta del Senato accusa il governo di mala gestione della crisi. Pubblica un rapporto che evidenzia «impreparazione ed errori strategici».
- Esemplare il “fiasco delle mascherine”, ma anche un sistema sanitario pubblico allo stremo. A incertezze, ritardi ed errori si accompagna uno stile comunicativo paternalista.
- Sotto accusa anche la creazione di una sorta di governo parallelo: «Ad agenzie ed enti scientifici già esistenti ha preferito le sue task force». Un deficit di democrazia.
Nella Francia della pandemia, la politica torna a esercitare il suo diritto di critica, e il Senato accusa il governo di gravi errori nella gestione della crisi. La commissione di inchiesta sul Covid-19 ha pubblicato un rapporto di cinquecento pagine che punta il dito contro «l’impreparazione, gli errori strategici e comunicativi», ripetuti anche di recente. Lo fa «con stupore e con collera», dice il presidente della commissione Alain Milon. «Non siamo in guerra» Sono passati nove mesi da quan



