Europa

In nome del clima i francesi fanno un’altra rivoluzione

(Foto Emeric Fohlen / L’Affaire du Siècle)
(Foto Emeric Fohlen / L’Affaire du Siècle)

Nella città dove è stato firmato il trattato globale sul clima, “l’accordo di Parigi”, ora un tribunale condanna lo stato francese perché non ha rispettato i propri impegni ambientali. Questo è il disaccordo, di Parigi, e dei milioni di cittadini ai quali le promesse di Macron non bastano 

  • Dopo il ricorso di quattro ong e il sostegno di due milioni di firmatari, il tribunale di Parigi riconosce che lo stato francese non rispetta gli impegni presi in tema ambientale e che è responsabile di “inazione climatica”.
  • Mentre sempre più paesi, a partire dall’Olanda nel 2015, rivendicano giustizia climatica, il verdetto è inedito per la Francia. Dal 2018 qui il clima è in cima alle priorità dei cittadini e alle scorse amministrative i verdi hanno sbaragliato.
  • Macron, per blandire quest’anima verde, ha sorteggiato 150 cittadini e ha promesso di trasformare le loro idee sul clima in legge. 

Quando si tratta di clima, la Francia fa la rivoluzione, nel bene e nel male. Qui nel 2015 è stato siglato un trattato di portata globale per fermare il surriscaldamento terrestre, noto come “l’accordo di Parigi”. E sempre nella capitale francese, questo febbraio, lo stato viene condannato per “inazione climatica”, cioè perché non ha rispettato i propri impegni. Questo è il disaccordo, di Parigi, e degli oltre due milioni di cittadini che non si accontentano delle dichiarazioni ambientaliste de

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