- Il complesso dell’industria militare europea, con i colossi di Italia e Francia in prima linea, ha un piano tanto perfetto quanto paradossale: sta tentando con successo di trasformare il fallimento in Afghanistan nella propria rivincita.
- L’ex ministro Marco Minniti, che ora lavora per Leonardo, scrive editoriali in cui cita Lenin e poi conclude: «All’Europa serve una politica di difesa comune». Josep Borrell, la Commissione europea e i governi stanno effettivamente lavorando a questo.
- E chi ne trarrà vantaggio? Finora, l’impegno dell’Ue in quest’ambito è stato fortemente orientato dalle lobby dell’industria ed è andato anzitutto a profitto loro.
Il complesso dell’industria militare europea, con i colossi di Italia e Francia in prima linea, ha un piano tanto perfetto quanto paradossale: sta tentando con successo di trasformare il fallimento in Afghanistan nella propria rivincita. «Alcuni eventi catalizzano la storia, e la débacle in Afghanistan è uno di questi eventi»: con queste parole, l’alto rappresentante Ue Josep Borrell argomenta l’urgenza di «rafforzare l’impegno» dell’Unione europea nell’ambito della difesa. Finora i fondi europ



