L’Alto rappresentante Ue invoca soluzioni politiche e rispetto del diritto internazionale. Ma l’Ue si divide tra falchi e colombe, e resta unita solo su vessillo umanitario. La prima arte diplomatica che Josep Borrell deve esercitare è dentro i confini europei
E se fossimo noi la giungla? Fino a qualche mese fa, l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell scatenava l’irritazione del mondo accademico e della società civile per le sue metafore da scontro di civiltà. Stando a lui, l’Unione europea era come un giardino, ordinato da regole, e fuori da lì c’era il caos, «la giungla», l’indomita barbarie. Ma oggi le espressioni tribolate di Borrell ce lo mostrano vittima delle sue stesse metafore: il fatto è che, alle prese con il conflitto in Medio Oriente, non



