- Bruxelles ha stilato una comunicazione, «Lezioni tratte sulla pandemia», nella quale in realtà non fa autocritica sui punti più controversi, ad esempio la mancanza di trasparenza; ma rivela le sue intenzioni.
- Il piano è trasformare in sistema la risposta d’emergenza. Il rischio è che pure i difetti diventino sistematici.
- L'Ue vuole rafforzare il mandato dell'Ema, che però ancora non rende pubblici i dati. La gestione della crisi, compresi acquisto e produzione di vaccini, sarà affidata alla partnership coi privati. I contratti per i vaccini intanto sono stilati con la stessa opacità di prima, ma a prezzi più cari.
Questa estate, cioè un anno e mezzo dopo l’inizio della pandemia, la Commissione europea ha stilato una comunicazione che ha un titolo impegnativo: “Lezioni tratte dalla pandemia”. In realtà in quel documento Bruxelles non fa autocritica sui punti più controversi, ad esempio sulla sua mancanza di trasparenza; in compenso rivela bene le sue intenzioni. Il piano è quello di trasformare in sistema quella che è stata all’inizio la risposta d’emergenza. Il rischio è che pure i difetti diventino sist



