cronache da bruxelles

Meloni all’angolo su conti e nomine. Sull’Italia pesa la procedura Ue per deficit eccessivo

(Von der Leyen e Meloni. Foto Ansa)
(Von der Leyen e Meloni. Foto Ansa)

Disavanzo troppo elevato: Bruxelles chiede almeno 10 miliardi di tagli. Ora la premier non può fare a meno di trattare con la Commissione. Ciò altera la postura negoziale di Meloni in questa fase delicata per le nomine Ue 

Da Bruxelles sta precipitando su Roma la «procedura per deficit eccessivo». Si chiama così perché è di conti fuori norma che si tratta. Ma nel pieno dei negoziati sulle nomine Ue l’espressione va tradotta in termini politici, per i riverberi che ha: da una parte al governo Meloni arriva la bastonata per i conti pubblici, dall’altra si prospetta una carota, e cioè la possibilità di negoziare con la futura Commissione europea il piano di rientro dal deficit. Molto più degli esercizi narrativi che

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