Dietro la conventio ad excludendum di macroniani e lepeniani contro la France insoumise c’è anzitutto una operazione di sabotaggio semantico: la parola “Repubblica” è stata «svuotata della sua valenza sociale per assumerne una disciplinare, funzionale a preservare lo status quo», spiega Michaël Fœssel in questa intervista. Secondo il filosofo, noto nel dibattito pubblico francese in quanto voce orientata a sinistra, Mélenchon «è caduto in una trappola» invece di difendere e rivendicare la parola repubblicana
Mentre il cordone sanitario verso l’estrema destra si logora, in Francia la demonizzazione della sinistra procede spedita. Tanto il campo macroniano quanto l’estrema destra operano una conventio ad excludendum: tendono a escludere la France insoumise dal novero delle forze «repubblicane». Questa operazione politica non potrebbe funzionare se prima non ce ne fosse stata una semantica: tutto comincia con un furto e un sabotaggio di una parola, “Repubblica”. È stata «svuotata della sua valenza soci



