- Il recente lancio della Conferenza sul futuro dell’Europa, destinata ad aprire la via a un rilancio dell'Unione "dal basso", non ha riscontrato l’interesse dell’attenzione pubblica e neppure suscitato l’entusiasmo degli eurofili.
- Ma è sbagliato presentare questa iniziativa come la cronaca di una morte annunciata. La Conferenza è anzi un esperimento inedito da non sottovalutare.
- Non ha eguali in termini di design innovativo, metodi e scala. È concepita come il primo esercizio di consultazione pubblica paneuropea. È la prima volta dal 2007 che l'Ue avvia un processo di riforma istituzionale.
Il recente lancio della Conferenza sul futuro dell’Europa, destinata ad aprire la via a un rilancio dell'Unione "dal basso", non ha riscontrato l’interesse dell’attenzione pubblica e neppure suscitato l’entusiasmo degli eurofili. Si potrebbe essere difatti tentati di liquidare questa conferenza come un esercizio calato dall'alto, volto a ridare al progetto europeo una parvenza di accettazione democratica tra i suoi cittadini e voluto principalmente da un solo padre, il presidente francese Macro



