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Anche Scholz non vuole rinunciare al dialogo con Mosca

15 December 2021, Berlin: Chancellor Olaf Scholz (SPD) and Annalena Baerbock (B'ndnis 90/Die Gr'nen), Foreign Minister, attend the session of the Bundestag. The topic is the Chancellor's government statement. Photo by: Kay Nietfeld/picture-alliance/dpa/AP Images
15 December 2021, Berlin: Chancellor Olaf Scholz (SPD) and Annalena Baerbock (B'ndnis 90/Die Gr'nen), Foreign Minister, attend the session of the Bundestag. The topic is the Chancellor's government statement. Photo by: Kay Nietfeld/picture-alliance/dpa/AP Images
  • In quasi tutti gli ambiti della relazione bilaterale tra Berlino e Mosca sembra aver prevalso la politica di appeasement della Spd del cancelliere Olaf Scholz. L’estrema conseguenza è che, in caso di un’effettiva invasione russa dell’Ucraina, la Germania potrebbe opporsi all’imposizione di sanzioni dure nei confronti di Mosca.
  • La leadership del partito cercherà di escludere contromisure che possano rompere l’armonia. Allo stesso tempo, è altamente improbabile che i partner mettano a repentaglio la fragile coalizione.
  • Anche se Berlino volesse cambiare linea, sarebbe difficile immaginare che possa contare su sufficiente coesione politica e istituzionale per elaborare una strategia che vada oltre allo stallo attuale.

Molti, non solo a Berlino, hanno atteso con grande curiosità il viaggio del ministro degli Esteri Annalena Baerbock  a Kiev e Mosca una decina di giorni fa. L’interesse per la visita, però, era legato alla retorica di Baerbock, che da ex candidata alla cancelleria per i Verdi si è ritrovata a dover difendere una linea politica lontana dalle convinzioni del suo partito. Se infatti su molti dossier la coalizione semaforo composta da socialdemocratici, liberali e verdi rivendica con orgoglio un mu

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