- Finora l’autocrate serbo, sul quale era calata la benedizione di Angela Merkel in nome della santa stabilità, ha guardato in tre direzioni. Anche per questo la politica serba verso la Russia è carica di ambiguità.
- Per chi, come Andrej, non sopporta Putin e la sua guerra, Belgrado ha rappresentato un approdo sicuro all’indomani dall’aggressione dell’Ucraina. Le imprese come la sua si sono trasfertite in Serbia con un copione collaudato.
- Ma adesso pure queste società internazionali guardano con sempre maggior sospetto a un trasloco temporaneo in Serbia.
Chi fugge da Putin e si rifugia in Serbia trova un purgatorio
10 ottobre 2022 • 19:36Aggiornato, 10 ottobre 2022 • 19:37