Per i giovani di Tbilisi l’ingresso in Ue è l’unica alternativa alla Russia. La legge votata martedì lo compromette. Secondo alcuni di loro l’Unione, che fatica a trovare una voce univoca, non sta facendo abbastanza per aiutare
Nel cuore antico di Tbilisi, la capitale della Georgia, l’ufficio del movimento pro Europa Shame, in uno dei tipici edifici con balconi coperti in legno, è pieno di maschere antigas, adesivi e manifesti pro Europa e una serie di gadget anti Putin. Entrando nell’androne si è accolti da un cestino della spazzatura su cui campeggia la faccia del presidente russo, coperta dalle impronte di due suole rosse. La stessa immagine è incollata ai piedi dei sanitari dei bagni, in modo che ogni utilizzatore



