Europa

Il faticoso percorso dell’Unione europea verso la solidarietà in tema di immigrazione

AP Photo/Jean-Francois Badias
AP Photo/Jean-Francois Badias
  • Nel corso degli ultimi anni, l’Ue ha incontrato con scarsi risultati il ​​tema del ricollocamento dei migranti, per alleviare il peso dei paesi di primo arrivo che, ai sensi del regolamento di Dublino, devono farsi carico dell'accoglienza e dell'esame delle istanze di asilo.
  • Se gli accordi di ricollocamento tendono a non funzionare, tuttavia molti migranti si stabilizzano spontaneamente in altri paesi dell’Ue, eludendo le procedure di registrazione nel paese di primo arrivo. Così il meccanismo del regolamento di Dublino viene costantemente superato nei fatti.
  • L'unica strada è modificare il regolamento di Dublino. Servirebbe che l'Italia consolidasse alleanze con quanti più paesi europei per raggiungere le maggioranze necessarie alla sua modifica. L'opposto di quanto sta facendo.

Nei giorni scorsi, la vicenda relativa a Italia e Francia ha fatto emergere un problema che esiste da tempo: la redistribuzione tra gli stati membri dell’Unione europea (Ue) delle persone che arrivano irregolarmente nei paesi di frontiera. Il regolamento di Dublino (n. 604/2013), infatti, pone a carico del primo paese d’ingresso nell’Unione la competenza all’esame delle richieste di protezione internazionale e, quindi, l’onere di accogliere i richiedenti. L’Ue sta organizzando un vertice per

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