Primo vertice dopo il voto usa

Berlino è in tilt, il trumpiano Orbán attacca i giudici: questa Ue è una «giungla»

Il premier ungherese accoglie Meloni con il baciamano. Scholz è in ritardo causa crisi. La vittoria di Trump è una miccia su un progetto di integrazione europea che è una prateria disseccata. Macron dice che «se restiamo erbivori ci faremo mangiare». L’Ue slitta dalla rule of law all’”homo homini lupus

«Ero in Kyrgyzstan quindi quando Trump ha vinto non ho bevuto champagne ma vodka». Viktor Orbán accoglie a Budapest gli altri leader europei con la spavalderia di chi ha vinto una scommessa. Con la presidenza di turno spillata sulla giacca, non si limita a insistere sul «cessate il fuoco» in Ucraina – lui è quello dei viaggi al Cremlino – ma lancia pure affondi contro i giudici: l’ostacolo al cambiamento, «anche in Italia», è l’«attivismo giudiziario», dice; e si fa fotografare nel baciamano a G

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