Al Gestore dei servizi energetici i nomi politici si vedono poco, eppure il ministro leghista dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha preferito nominare presidente, al posto di un tecnico, il responsabile energia del suo partito: Paolo Arrigoni, ex sindaco d Calolziocorte ed ex senatore per due legislature.

La nomina è in attesa di ratifica da parte del Consiglio di amministrazione. Arrigoni in passato si è distinto per aver bloccato la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi e si è dimostrato fautore di un ritorno alle estrazioni di petrolio e gas in Italia. Infine, come tutti i leghisti, ha una passione per l’energia nucleare, come dimostra il suo comunicato di tre giorni fa entusiasta per la lettera di intenti tra Ansaldo Energia e Ansaldo Nucleare con EDF e Edison per lo sviluppo di Piccoli Reattori Modulari (SMR).

Adesso diventerà il numero uno della società del Mef che in Italia ha il compito di promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso l'incentivazione miliardaria delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica, e di recente, per far fronte alla crisi energetica, anche i contratti agevolati per l’acquisto di gas dai giacimenti italiani alle aziende.

Il passato politico

Arrigoni, ingegnere, candidato non rieletto alle ultime elezioni, è stato in parlamento per svariati anni, ma prima ha fatto la sua gavetta nella Lega lombarda. Iscritto alla Lega Nord, ha ricoperto la carica di assessore di Calolziocorte dal 2001 al 2003, per poi diventarne sindaco per dieci anni. Nel frattempo è stato eletto anche consigliere della provincia di Lecco dal 2004 al 2014.

Candidato non eletto già nel 2006 alla Camera nella circoscrizione Lombardia 2, alle elezioni politiche del 2013 viene candidato al Senato della Repubblica. In parlamento ha fatto parte del Comitato parlamentare Schengen, Europol e immigrazione, della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, poi commissario delle Commissioni Agricoltura e Ambiente, e membro del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.

Rimasto ufficialmente senza impegni dallo scorso settembre, ha comunque continuato a partecipare agli eventi di settore nel suo ruolo di responsabile energia della Lega.

Di recente ha presenziato (tra il pubblico) anche alla prima conferenza di Proxigas, l’associazione di Confindustria del settore del metano di cui fanno parte anche Eni e Snam. Lui stesso ha testimoniato l’evento con una fotografia della tavola rotonda con l’amministratore delegato dell’Eni Claudio Descalzi sul suo profilo Facebook. 

L’ex senatore va a prendere il posto di Andrea Ripa di Meana, presidente, dal 2013 al 2015, e poi direttore generale, dal 2015 al 2018, della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (Csea).  Il suo mandato sarebbe dovuto durare fino all'approvazione del bilancio 2023, quindi fra un anno. Adesso Ripa di Meana resterà, ma come consigliere.

Gli altri consiglieri

Arrigoni non è l’unico politico, oltre a lui spicca nel consiglio Roberta Toffanin, ex senatrice di Forza Italia laureata in Lingua e letteratura francese conseguita presso Università degli Studi di Padova. Iscritta a Forza Italia e con un passato nelle imprese relative alla legatoria e alle calzature.

Politicamente è stata coordinatrice di Forza Italia di Noventa Padovana e nel 2011 candidata sindaco nello stesso comune, dove è stata eletta consigliera. Anche lei come Arrigoni ha una esperienza parlamentare: nel 2018 è stata eletta al Senato della Repubblica nel collegio uninominale di Rovigo. Nella passata legislatura era in commissione Lavoro e in commissione Finanze.

Gli altri consiglieri saranno Vinicio Mosè Vigilante, fino a oggi direttore del dipartimento Affari legali e che domani sarà indicato come ad, e Caterina Belletti, ex Azienda provinciale trasporti di Gorizia, anche lei di area centrodestra.

La reazione di Bonelli

Il Coportavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, ha chiesto che venga scelto un altro nome: «Arrigoni non è la figura che dovrebbe essere al comando di un’azienda pubblica che ha il compito di promuovere lo sviluppo sostenibile e incentivare le fonti rinnovabili». La Lega - aggiunge Bonelli - «sta dimostrando ancora una volta di essere fuori dal mondo e di non avere alcun interesse a garantire il benessere del nostro pianeta e delle future generazioni ma pensa solo a lottizzare un ruolo per il suo partito. Questa nomina deve essere fermata e un tecnico qualificato deve essere nominato al suo posto».

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