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Rientra il costituzionalista Ceccanti dopo la rivolta di Pisa su Fratoianni. A Novara salta il nome di della ex M5s Laura Castelli. Lega e Meloni attaccano i giovani Sarracino e Scarpa.
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L’unica dei quattro, per ora, a non essere stata toccata dalle polemiche è Caterina Cerroni. In ambienti dem si respira aria pesante, dopo la batosta romana per il video dell’ex capo di gabinetto del sindaco Roberto Gualtieri, Albino Ruberti anche i giovani che dovevano essere il fiore all’occhiello sono finiti impallinati dalle polemiche.
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Questa è la politica delle alleanze, è il ragionamento della direzione dem: gli accordi ci sono sempre stati e servono per la strategia complessiva contro la destra data in vantaggio. Tuttavia, la maggiore critica a Letta è stata quella di aver assecondato troppo le spartizioni correntizie interne al partito, anche a costo di sacrificare i legami territoriali.
Ancora poche ore, poi la giostra delle liste sarà ufficialmente chiusa: il deposito è previsto per le 20 di oggi, dopo una domenica di fuoco soprattutto in casa del Partito democratico. La prima grana ha riguardato in particolare i nomi dei quattro under35 scelti personalmente da Enrico Letta per correre come capolista in collegi blindati e assicurare una quota di rinnovamento alle liste. Gli under35 Cresciuti coi social anche nel corso della loro militanza giovanile, proprio i vecchi pos



