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I partiti litigano sul  Recovery fund, ma trattano sul governo

LaPresse
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La discussione iniziata sulla cabina di regia per gestire i 209 miliardi è diventata una specie di negoziato a base di slogan per definire un programma minimo che tenga insieme la maggioranza, ma intanto il tempo passa e siamo già in ritardo 

  • Renzi vuole aprire la crisi di governo, i partiti ridiscutono le loro priorità politiche, ma intanto il problema dell’Italia è la capacità di spesa. 
  • Ieri Gualtieri e Amendola hanno accolto M5s e Pd e oggi attendono Italia Viva e Leu e nel Recovery plan sono finiti ius culturae e dopo mesi è arrivato il piano industriale sull’automotive
  • Ma non si parla più della questione che preoccupava più il premier e più la commissione europea: come spendere meglio i fondi. 

Il rito sembra quello della formazione di un governo, solo che a celebrarlo è il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, impegnato da ieri a ricevere le delegazioni dei partiti di maggioranza e cercare di far tornare i conti dei 209 miliardi di euro del piano Next Generation Eu da dividere per le sei missioni, i 52 progetti e i vari dicasteri. L’obiettivo è dare finalmente il semaforo verde a un piano che il premier Giuseppe Conte aveva promesso per ottobre, poi per gennaio e che ieri in un’in

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