L’ultimo numero della rivista Indiscipline analizza il lato oscuro e l’uso del concetto per cristallizzare le distanze. Anatomia di un’idea che piace alle destre e alla sinistra riformista
- Da strumento ideologico per l’ascesa della borghesia come classe sociale dominante, orientata al principio dell’achievement contro i tradizionali ordini sociali fondati sull’ascrizione, il merito si è trasformato in principio amministrativo a rischio sclerosi.
- Sia le destre neoliberiste che sovraniste, sia le sinistre riformiste hanno assunto merito e meritocrazia come strumenti di modernizzazione dei sistemi sociali, con effetto di mettere in mora il patto di cittadinanza fondato sull’impianto di solidarietà welfarista.
- Una parte dei saggi è dedicata al tema cruciale del merito nella valutazione della produzione universitaria, ciò che sta costringendo ricercatrici e ricercatori a una corsa per stare dentro parametri burocratizzati.
Anatomia di un concetto ambiguo. Il concetto di merito, unito alla sua declinazione nella forma di meritocrazia. Che ha fatto da motore per le rivoluzioni borghesi e ha favorito il tramonto dei modelli di organizzazione sociale fondati sull’ascrizione. In loro vece si è affermato un modello di organizzazione sociale e di circolazione delle élite fondato sul principio dell’achievement, del positivo esito conseguito al termine di una prova densa di rischi e senza margine di errore. Rispetto a ques



