Il commissario all’emergenza Domenico Arcuri ha risposto al presidente della Campania Vincenzo De Luca: «Lui sa che domani, se la distribuzione della Pfizer funzionerà, lui sa che riceverà le nuove dosi». Lo ha detto a Mezz’ora in più su Rai 3 dopo l’annuncio del governatore campano su Facebook dello stop per mancanza di dosi.

Arcuri ha rassicurato: «I vaccini sono compatibili con la nuova variante» Covid-19. In un articolo del Messaggero si legge che «quasi tutto il Paese si colloca ad un rischio moderato o alto di una epidemia non controllata e non gestibile», il commissario ha detto: «Noi riusciremo a vaccinare tutti in autunno, fino a quel giorno bisogna pattinare in un equilibrio tra contagi e vaccini». Sull’ipotesi terza ondata anche per via della nuova variante Covid-19: «Non sono appassionato, è una pandemia altalenante e finora non si è riuscito ad annientarla». Al crescere del numero di persone vaccinate «contribuiamo a rallentare. Per fare una campagna di vaccinazione di successo: servono i vaccini e noi non li produciamo, serve un piano logistico e organizzativo – e noi abbiamo un risultato più che accettabile – e serve che vengano somministrati, e le regioni lo stanno facendo con tutta la passione possibile».

I dati

I dati parlano di 583.050 somministrazioni, oltre il 60 per cento delle dosi consegnate: «Le opinioni legittime devono lasciare il passo ai numeri, abbiamo organizzato un piano logistico evidentemente efficace» con la «collaborazione costante delle regioni».

Arcuri ha sottolineato: «Fino alla fine del 2020 guardavamo contagiati, deceduti e vaccini, prima c’era solo il buio ora comincia ad esserci la luce». Campania, Veneto, Toscana, Lazio, Sicilia e Lombardia sono le regioni con percentuale più alta di somministrazione. «Pensiamo di continuare le vaccinazioni a ritmo crescente, siamo in una condizione meno drammatica in cui 7 mesi fa combattevamo senza le stesse armi».

Arcuri si aspetta sei milioni di vaccinati entro marzo: «L’Italia insieme alla Germania e alla Francia è stata tra ai primi che ha promosso l’acquisto centralizzato. In Italia arriva il 13,46 per cento che l’Europa compra, ci sono stati contratti aggiuntivi. Per ogni singola fiala non più cinque dosi ma sei, quindi il 20 per cento di vaccini in più a parità di fiale». Per la fine dell’anno serviranno anche quelli delle altre compagnie framaceutiche.

La Gran Bretagna ha di recente autorizzato il vaccino AstraZeneca. L’Ema, ovvero l’Agenzia europea del farmaco, ha detto Arcuri «non perderà un’ora di tempo ma non autorizzerà un vaccino non sicuro». L’Ema «confida di poter avanzare molto questa settimana». Sul vaccino AstraZeneca: «Io sono più contento di aspettare». Per quanto riguarda l’ipotesi che si potrà usare per le persone con meno di 55 anni «noi parallelizzeremo le nostre armi, continueremo a vaccinare le persone più fragili e le persone al di sotto dei 55 anni».

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