Il consiglio dei ministri ha varato il nuovo decreto per il taglio delle bollette e il decreto per ristabilire la legalità nell’utilizzo del superbonus per l’efficientamento energetico è fissato per oggi alle 15:30. Il provvedimento annunciato nel corso delle settimane scorse dal presidente del consiglio Mario Draghi e dal ministro dell’Economia Daniele Franco si è reso necessario visto l’aumento dei prezzi di luce e gas che stanno mettendo in difficoltà famiglie e imprese e vale circa 7 miliardi.

Le misure

Nella bozza circolata prima sulle bollette sono tornate alcune misure già viste e se ne sono aggiunte di nuove.

  • Per il trimestre aprile-maggio giugno torna l’azzeramento degli oneri di sistema per le bollette elettriche di famiglie e imprese (con uno stanziamento di 1,8 e 1,2 miliardi). Previsto anche il taglio dell’Iva sul metano per un importo totale di 600 milioni, e degli oneri di sistema per 480 milioni. Per le famiglie disagiate sono previsti 500 milioni per il bonus sociale.
  • Arriva anche anche un credito di imposta per le imprese energivore a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l'acquisto del gas naturale, un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al 15 per cento della spesa sostenuta per l'acquisto del medesimo gas consumato nel primo trimestre solare dell'anno 2022. Per il governo costerà circa 522 milioni.
  • Sul fronte rinnovabili previste semplificazioni per l’installazione di impianti fotovoltaici – anche sui terreni agricoli – per le installazioni di impianti eolici offshore e per gli impianti a sonde geotermiche. Inoltre nasce un fondo da circa 260 milioni per l’autoproduzione delle piccole e medie imprese e un credito di imposta per l’efficienza energetica nelle regioni del sud. 
  • Come anticipato, sul fronte gas arriva un piano articolato in accordi economici tramite il Gse (Gestore dei servizi energetici) per forniture a prezzi agevolati per le imprese. Per le aziende della filiera estrattiva che aderiranno viene garantita una semplificazione per l’avvio dei lavori necessari all’incremento o alla rimessa in produttività dei siti estrattivi.

Il superbonus

Come anticipato nei giorni scorsi arrivano i correttivi per il superbonus e la cessione del credito, non solo, sono inserite anche delle pene. Il testo è un decreto a parte ma potrebbe confluire nel decreto Sostegni ter.

Nella bozza si legge che è prevista sia la pena pecuniaria sia il carcere per «il tecnico abilitato che, nelle asseverazioni, espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione dello stesso ovvero attesta falsamente la congruità delle spese, è punito con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da 50.000 a 100.000 euro. Se il fatto è commesso al fine di conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri la pena è aumentata».

Gli accordi

Il governo ha trovato un accordo per aumentare le estrazioni di metano ipotizzando di fissare un prezzo calmierato a favore delle industrie che consumano molto gas, come possono essere le cartiere, le vetrerie o l’industria siderurgica.

Dopo la riunione con i capi delegazione è stato deciso che ci sarà uno stanziamento di ulteriori 400 milioni di euro per far fronte alle spese Covid delle Regioni e all'aumento della bolletta energetica delle strutture sanitarie. L'intervento sarebbe stato richiesto dal ministro della Salute, Roberto Speranza.

Una nota della Lega ha anticipato che nel decreto troveranno spazio nuovi aiuti alle famiglie e alle imprese, l’incremento della produzione nazionale di gas, la semplificazione per la crescita di energie rinnovabili, l’intervento fiscale «sugli enormi guadagni di poche grandi aziende» da redistribuire a migliaia di piccole imprese. Questo passaggio non è ancora stato chiarito.

L’Autorità per l’energia durante un’audizione parlamentare ha segnalato che rispetto all’anno scorso nel primi tre mesi del 2022 la luce è salita del 131 per cento.

Sempre questa mattina è arrivato l’annuncio che, su proposta del ministro dello Sviluppo economico Gian Carlo Giorgetti, ci sarà anche un fondo unico pluriennale per il sostegno all'automotive. Il provvedimento allo studio del governo - riporta Public Policy - su proposta del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, prevederà uno stanziamento di 800 milioni già quest'anno, che poi dovrebbe essere aumentato a un miliardo l'anno.

Il Pitesai

Esattamente una settimana fa l’esecutivo ha pubblicato Pitesai, Piano per la transizione energetica delle aree idonee, per cui sono stati sbloccati i permessi di ricerca di petrolio e gas che erano stati sospesi nel 2019. L’intenzione è quella di incrementare l’apporto di metano dai siti già operativi aprendo alla possibilità di avviare nuovi siti di estrazione nelle aree identificate per raddoppiare il metano di produzione italiana. Come anticipato da Draghi e Franco, l’operazione nasce per favorire le aziende energivore.

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