Giuliano Castellino, ex leader di Forza Nuova diventato il punto di riferimento dei no-vax in pandemia ha fondato un nuovo partito e lo presenterà alla Camera dei deputati. Il via libera per usare i locali del parlamento gli arriva dal deputato di Sud chiama Nord Francesco Gallo.

Insieme a Roberto Fiore Castellino è stato alla guida dell’assalto alla sede della Cgil durante una manifestazione contro il green pass di ottobre 2021 e deve ancora risponderne alla giustizia dopo aver passato già nove mesi in carcere prima che il tribunale del riesame di Roma accogliesse la sua richiesta di liberazione. 

È in programma per domani pomeriggio alle 14 la presentazione di Italia libera, la formazione che ha creato con Carlo Taormina (ex sottosegretario all’Interno di Silvio Berlusconi e presidente del partito), Nicola Trisciuoglio, l’avvocato di Castellino nella vicenda dell’assalto alla Cgil, e l’ex medico no-vax pentito Pasquale Bacco. 

Le reazioni

Il presidente dell’Anpi, l’associazione nazionale dei partigiani, Gianfranco Pagliarulo, ha chiesto ufficialmente al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, di non permettere che l’ex leader di Forza Nuova presenti oggi il suo partito in parlamento. «La destra estrema sfrutta le istituzioni democratiche a proprio uso e consumo», ha scritto su Twitter Lia Quartapelle, responsabile esteri del Pd. «A nessuno è venuto in mente di dire che non si può».

La capogruppo Pd alla Camera, Debora Serracchiani, ha scritto una lettera Fontana per chiedergli di «tutelare la dignità dell’istituzione», evitando la presenza dell’ex leader di Forza Nuova.

Alle accuse ha replicato anche la presidenza di Montecitorio, chiarendo «che la responsabilità del merito delle iniziative che si tengono all’interno della Camera, comprese le conferenze stampa, è unicamente del deputato che promuove le iniziative stesse, a cui è rimessa ogni valutazione sul piano dell’opportunità delle iniziative»

Gli ospiti

Parteciperanno anche Nino Galloni, economista della cerchia di Byoblu, Giuseppe Provenzale, su cui pende la richiesta di rinvio a giudizio perché cofirmatario di un comunicato pubblicato sul sito di Forza Nuova dopo l’irruzione alla sede Cgil, Giulio Saraceni, legato a L’Italia mensile, testata di area identitaria, Stefania Aversa di Italexit e Vincenza Nassa, docente e coordinatrice regionale per la Campania di Italia libera.

Per prenotare la sala stampa della Camera c’è bisogno di una richiesta da parte di un parlamentare: in questo caso è stata prenotata da Francesco Gallo, un deputato del gruppo misto eletto con Sud chiama Nord, il movimento del sindaco di Messina Cateno De Luca. Si tratta dello stesso partito che aveva tentato di candidare senza successo come capolista Taormina nel Lazio. Il progetto non era andato a buon fine perché non erano mai state raccolte firme a sufficienza, spiega il deputato Gallo. 

Le ragioni di Gallo

Gallo, interpellato da Domani, spiega che «Taormina è stato uno dei presentatori nostra lista ad agosto dell'anno scorso e quindi lui ha chiesto disponibilità» di fare la sua conferenza stampa alla Camera. «Certo, lui ha queste frequentazioni, infatti gli ho detto: “professore, mi raccomando!”» spiega il parlamentare che specifica che «non è la presentazione di un’intesa politica» pur consapevole della presenza di Castellino. «Crea più di un imbarazzo. È una persona che ha qualche precedente poco edificante. È rinviato a giudizio come lo sono tanti altri, ce n’è in tutte le istituzioni, figuriamoci fuori» ammette Gallo. Il deputato ipotizza che Taormina abbia usato Castellino per «attirare l’attenzione della stampa».

Non è però un problema, secondo Gallo, che Castellino presenti il proprio progetto politico alla Camera. «Quello è un luogo fisico, non impegna la Camera o chi ne fa parte. In democrazia tutti presentano il proprio progetto politico, certo non so se Castellino (che è cofondatore, ndr) sia il testimonial più adatto. Noi siamo semplici osservatori, stiamo a vedere cos’hanno da dire». 

La concessione della sala, dunque, per Gallo è solo questione di «dare voce a chi non ha voce, che sia Forza nuova o Lotta continua non è che faccia differenza». Il deputato accoglierà i partecipanti alla conferenza stampa: «Dirò che questa conferenza stampa è la loro, abbiamo deciso di dare ospitalità, arrivederci e buon lavoro, non è una cosa che mi intesto», quindi forse non resterà a vedere cos’hanno da dire, come aveva promesso. Gallo in ogni caso si dice pronto a condannare eventuali affermazioni estremiste. «Cercherò di chiarire subito il mio ruolo in questa vicenda» dice, «Non conosco la cosa, anche perché Taormina è un tipo bizzarro, grande professionista però non sa mai come si sveglia la mattina, politicamente parlando».

Gallo sottolinea più volte la sua lontananza dagli ideali di Italia libera, anche per quanto riguarda il versante no-vax dell’associazione: «Noi siamo dell’idea che le regole andavano rispettate, siamo stati i paladini del rigore». Eppure dà spazio a chi per non rispettarle ha addirittura scatenato una rivolta. «Non è che lo spazio glielo do io, se non fossero alla Camera sarebbe una saletta lì accanto». Il parlamento non è un luogo particolare? «Sì, nella misura in cui dà voce anche a chi dice cose che non si condividono. Non è che il parlamento è il luogo delle élite. Se parliamo di principi penso che il principio della libertà d’espressione sia più forte della presunta sacralità di parlamenti dove ha seduto gente condannata per mafia». Quindi è meno grave quello che ha fatto Castellino? «È una bella lotta, sicuramente Castellino non l’ha fatto né da senatore né da deputato». 

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