La struttura affidata al commissario Nicola Dall’Acqua paga le tensioni nel governo. Salvini voleva la nomina, ma dopo lo stop di Meloni ha lasciato il dossier
Il dossier è stato caldo, per qualche mese, come le temperature sopra la media che hanno prosciugato fiumi e laghi. Facendo urlare all’emergenza-siccità e alla necessità di un intervento immediato, con apposito decreto sfornato dal governo Meloni. E a quasi un anno dall’istituzione della struttura commissariale, è stato fatto poco o niente. Qualche decina di milioni di euro messe sul tavolo, e una cabina di regia, che si riunisce, in media, una volta ogni quattro/cinque mesi. Senza incidere sull



