Lorenzo Fontana, deputato della Lega e già vicepresidente della camera, è la nuova terza carica dello stato, dopo che giovedì è stato eletto come presidente del senato Ignazio La Russa con 116 voti. Il nome di Fontana è stato fatto da Matteo Salvini dopo l’incontro che ha avuto con Andrea Crippa e Giancarlo Giorgetti.

Chi è Fontana?

Lorenzo Fontana è stato scelto proprio da Matteo Salvini come ministro per la Famiglia durante il primo governo Conte I scaturito dalle urne delle elezioni politiche del 2018. All’interno del partito leghista ha occupato la carica di vicesegretario federale dal 26 febbraio 2016 ed è responsabile degli Esteri. È considerato tra gli esponenti più euroscettici della Lega e da tempo supporta idee pro-vita e contro le coppie omosessuali.

«La famiglia naturale è sotto attacco. Vogliono dominarci e cancellare il nostro popolo», scriveva Fontana sul suo sito. Negli anni il deputato ha anche rilasciato interviste che gli hanno affibbiato l’accusa di essere filorusso e a sostegno di Vladimir Putin. In alcune sue recenti dichiarazioni rilasciate al Foglio ritratta parte dei suoi slogan a favore del presidente russo. 

«La verità è che è cambiata la fase storica. E quello che era pensabile fino a qualche tempo fa, ora non lo è più». Secondo Fontana è cambiato il contesto. «Se non guardiamo a quello, non capiamo cos’è successo», ha detto. Tuttavia, si è detto contrario all’entrata di Kiev all’interno dell’Unione europea, una mossa che secondo lui rischierebbe di peggiorare la situazione.

Sulla comunità Lgbt

«Per la Lega Nord la famiglia è una sola: uomo donna e figli», aveva detto Fontana il vicesegretario della Lega nel 2014 criticando il patrocinio concesso dalla Regione Lombardia al Pride. Al Festival per la Vita aveva detto che «da un lato l'indebolimento della famiglia, la lotta per i matrimoni gay unita e la teoria gender nelle scuole, dall'altro l'immigrazione di massa che subiamo insieme alla contestuale emigrazione dei nostri giovani all’estero, sono tutti fattori che mirano a cancellare la nostra comunità e le nostre tradizioni».

Nell’aprile 2018 Fontana diceva: «Da parte mia sono stato favorevolmente impressionato da tante dichiarazioni di Putin e dal grande risveglio religioso cristiano registrato nel paese, frutto indubbiamente di una reazione ai settant’anni di regime sovietico. Ho visto in questo una luce anche per noi occidentali, che viviamo la grande crisi dei valori, immersi come siamo in una società dominata culturalmente dal relativismo etico, che può essere spietato come mostra la cronaca di questi giorni».

© Riproduzione riservata