- Fuori linea dagli interessi della nuova-vecchia mafia, in assoluto contrasto con gli obiettivi di una traballante mezza Cupola che non vuole confondersi con tutti coloro che creano problemi di allarme sociale o di ordine pubblico.
- Il precedente più significativo cinque anni fa, il 22 maggio del 2017, il giorno prima delle celebrazioni per il venticinquesimo anniversario della strage di Capaci. Vittima Giuseppe Dainotti, un ex ergastolano graziato dalla giustizia ma non dai suoi amici.
- Perché qualcuno continua a sparare in città? “Perchè le mele marce ci sono anche dentro Cosa Nostra”
Clamoroso a Palermo: c'è stato un omicidio di (quasi) mafia. Evento straordinariamente insolito per questi tempi, in una città dove non si spara da tanto e che di botti o giochi di fuoco aspettava ormai solo quelli annunciati per la notte fra il 14 e il 15 luglio prossimo, il Festino di Santa Rosalia, l'amatissima patrona. Così insolito che le prime notizie d'agenzia riportavano «di una lite dopo un incidente stradale» nel popolare quartiere della Zisa, giusto alle spalle del Palazzo di Giust



