Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha fatto sapere di non avere intenzione di ritirare la sua candidatura a sindaco di Roma neanche nel caso in cui il Partito democratico dovesse decidere di candidare al Campidoglio, Roberto Gualtieri, ex ministro dell’Economia e Finanze del governo Conte II e rimasto fuori dal governo Draghi. Intervenendo durante la trasmissione l’Aria che tira su La7, l’ex ministro alle Sviluppo economico ha detto: «Non ci penso proprio a defilarmi».

Un’affermazione contraddittoria rispetto alle prime dichiarazioni, in cui Calenda aveva detto che se fossero scesi in campo i «pesi massimi» del centrosinistra  sarebbe stato disposto a fare un passo indietro. Il leader di Azione ha, però spiegato la sua posizione dicendo: «Questo poteva avvenire nella fase iniziale, quando si è cominciato a discutere. Ora io ho costruito un lavoro immenso, una squadra di persone che sta lavorando sui temi di Roma, sono entrato nelle cose e l’ho spiegato alla città. Ho girato 15 municipi uno per uno e incontrato più di 500 associazioni. Io vado avanti, che senso avrebbe per me fare un passo indietro. Sarebbe sbagliato. Abbiamo un tavolo del centrosinistra, ne parleremo, sono molto aperto, capisco che deve essere uno sforzo il più collettivo possibile ma non ho intenzione di ritirarmi».

I dubbi di Calenda più che la candidatura riguardano la possibilità di votare vista la situazione pandemica. Secondo il leader di Azione, «bisogna vedere quando sono le elezioni, non si capisce se saranno a maggio, giugno o settembre. È chiaro che se c’è un problema di sicurezza legata al Covid questa viene prima di tutto”.

La situazione a Roma

Calenda ha annunciato la sua candidatura durante la trasmissione Che tempo che fa a metà ottobre. Oltre a lui anche altri esponenti del centrosinistra hanno manifestato, più o meno implicitamente, la volontà di candidarsi a sindaco di Roma. tra questi c’è anche l’ex deputata, Monica Cirinnà. Anche nel centrodestra per ora non si vede nessun nome definitivo mentre l’attuale sindaca, Virgina Raggi, ha già annunciato la sua ricandidatura. Una mossa che potrebbe ostacolare un’eventuale intesa tra il Pd e Movimento cinque stelle.

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