Stavolta Marine Le Pen sarà in collegamento, e non in presenza e sul palco a fianco di Matteo Salvini, come fece a Pontida. Ma quanto a leader della destra estrema di tutta Europa, il vicepremier e leader della Lega non si farà ugualmente mancare niente. La mattina di martedì 28, alla sede della Stampa estera a Roma, ha annunciato ufficialmente l’evento del partito Identità e Democrazia a Firenze, il prossimo domenica 3 dicembre alla Fortezza da Basso. 

Quattordici delegazioni di partiti alleati, si tratterà di un notevole raduno di tutte le sfumature del nero europeo a cui sono attesi duemila militanti. Ospite di riguardo sarà Geert Wilders, il leader dell’estrema destra nazionalista del Pvv (Partij voor de Vrijheid, il Partito per la Libertà) olandese e probabile futuro premier. 

E pazienza se Wilders è tra i falchi di destra per i quali all’Italia non dovrebbe andare «neanche un euro». Per Salvini non c’è nessun problema: «Altri hanno fatto dichiarazioni anche peggiori. Lui ha difeso l’interesse nazionale olandese, come fa Orbán». L’allusione è velenosa, cita il leader ungherese perché è amico della premier Meloni, «Io difendo l’interesse italiano».

Altri partiti ospiti, e alleati, sono apertamente per l’uscita dall’Ue, ma per la Lega, assicura Salvini, «questa non è un’opzione». Per questo quella di Firenze sembra una riunione di amici di ideologia ma nemici rispetto agli interessi nazionali. Ma per Salvini non è una contraddizione: «Domenica metteremo al tavolo l’interesse comune europeo». 

La sfida a Giorgia Meloni

Fra Le Pen e altri radicalismi neri, sarà un weekend di fibrillazione per la maggioranza e di sfida aperta a destra, innanzitutto per la premier Meloni. È questo il punto politico del raduno:  «Alle elezioni europee il gruppo Identità e democrazia sarà più forte», prevede Salvini. «L’obiettivo è essere determinanti» nei nuovi equilibri europei dopo il voto del 9 giugno, «superando veti incomprensibili» che arrivano dalla stessa destra nei confronti della leader del Rassemblement National francese. Una volta pesate le forze delle diverse famiglie di Bruxelles, l’obiettivo sarà «riunire tutto il centrodestra europeo, oggi diviso in tre», «dispiacerebbe se qualcuno preferisse la sinistra» dice ancora: ed è un’altra allusione velenosa a Meloni, che invece cerca di accreditarsi come alleata dei popolari europei.

La risposta di Nardella 

Per il 3 dicembre la Firenze democratica si prepara a rispondere al raduno. «Il ministro Salvini può organizzare tutte le manifestazioni che ritiene», dice il sindaco della città Dario Nardella, «Siamo democratici, non ostacoliamo né chiediamo l'impedimento di iniziative politiche dove, legittimamente, si esprimono opinioni. Dico solo che Firenze è una città europeista, non dell'onda nera che questo gruppo di leader politici vogliono portare. Qui abbiamo sempre lavorato per la causa europea, loro vogliono sfasciare l’Europa e fino a pochi anni fa volevano uscire dall’euro». Per il weekend in città si annunciano iniziative contro quella di Salvini. 

© Riproduzione riservata