Oggi e domani  il voto sulle comunicazioni del premier

Conte voleva spaventare Draghi invece spacca i suoi Cinque stelle

16/06/2022 Kiev, Palazzo Mariinskij. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky incontra il presidente del Consiglio italiano, il presidente francese,il cancelliere tedesco e il presidente Romeno, per discutere un ulteriore sostegno al Paese attaccato dalla Russia. Nella foto Mario Draghi, Zelenskyy
16/06/2022 Kiev, Palazzo Mariinskij. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky incontra il presidente del Consiglio italiano, il presidente francese,il cancelliere tedesco e il presidente Romeno, per discutere un ulteriore sostegno al Paese attaccato dalla Russia. Nella foto Mario Draghi, Zelenskyy
  • I grillini rinunciano al no all’invio di nuovi armamenti ma cercano di salvare la faccia. Si tratta a oltranza Palazzo Chigi avverte: non serve nessuna autorizzazione preventiva per inviare altre armi all’Ucraina. Nuovo round oggi alle 8 e 30.
  • In serata il testo non è arrivato e la discussione è a una fase di stallo. Il discorso di Draghi invece è praticamente chiuso.
  • Il governo ha fatto sapere che va bene tutto: cioè va bene il «coinvolgimento del parlamento», al momento non ci sono nuovi invii di armi alle viste, ma potrebbero arrivare nei vertici Nato e soprattutto del G7. Ma non è questo il punto. Il punto è che non è accettabile «il commissariamento dell’esecutivo».

Mentre va in scena una riunione di maggioranza – definita da molti presenti «surreale» – per scalpellare il testo della risoluzione che sarà votata oggi in Senato, a palazzo Chigi il presidente del Consiglio Mario Draghi rallenta un po’ il ritmo e aspetta per ritoccare il discorso che pronuncerà questo pomeriggio alle 15 in aula, in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno. E poi domani alle 9 alla camera. Il premier traccerà la strategia politica con cui l’Italia e l’Ue credono di poter

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