«Casaleggio per legge è obbligato a consegnare i dati degli iscritti al Movimento, che ne è l’unico e legittimo titolare. Su questo c’è poco da scherzare, perché questi vincoli di legge sono assistiti da solide tutele, civili e penali». Lo ha detto l’ex premier, Giuseppe Conte, in un’intervista a Repubblica, minacciando il presidente dell’Associazione Rousseau.

Per Conte il Movimento è pronto a ripartire: «Abbiamo predisposto tutto per partire. Siamo pronti. Questa impasse sta solo rallentando il processo costituente, ma certo non lo bloccherà. Verrà presto superata, con o senza il consenso di Casaleggio. Se Rousseau non vorrà procedere in questa direzione, chiederemo l’intervento del Garante della Privacy e ricorreremo a tutti gli strumenti per contrastare eventuali abusi. Non si può fermare il Movimento, la prima forza politica del Parlamento» ha detto ancora.

La risposta di Rousseau

Mentre Conte cerca di staccarsi dall’ingombrante piattaforma di Casaleggio, ieri il tribunale di Cagliari ha creato un dissidio interiore sul reggente Vito Crimi: la consigliera grillina Carla Cuccu, assistita da Patrizio Rovelli e Lorenzo Borrè, dovendo impugnare l’espulsione, aveva rilevato la mancanza di un legale rappresentante del M5s a seguito della modifica dello statuto. Il presidente del tribunale aveva confermato questa interpretazione, ha quindi nominato l’avvocato Silvio Demurtas come curatore speciale e ha rigettato il ricorso del Capo politico uscente Crimi. Demurtas, come riportato da Domani, ieri ha dichiarato di essere il vero rappresentante legale del Movimento, ma secondo la lettura dei vertici pentastellati la nomina è valida soltanto per questo specifico caso. Dal canto loro, i due avvocati della consigliera hanno già presentato un sollecito alla procura cagliaritana perché chieda al garante del M5s, Beppe Grillo, di indire la votazione per eleggere i cinque membri del Comitato direttivo, l’organo collegiale approvato con le modifiche statutarie seguite alle indicazioni degli Stati generali del novembre 2020, che dovrebbe sostituire il Capo politico. Anche se a questo è seguito il celebre vertice in cui Conte ha deciso di prendere nelle sue mani le sorti del Movimento per rifondarlo.

Per Rousseau la lettura è una sola: «l’Associazione MoVimento 5 Stelle non ha oggi alcun Capo Politico» si legge in un post uscito ieri, e adesso bisogna rinnovare i vertici come da statuto. E viene ribadito che «Lo Statuto dell’Associazione MoVimento 5 stelle prevede ancora che ogni votazione debba essere fatta sulla piattaforma Rousseau dell’Associazione Rousseau». Il giorno dopo, l’associazione presieduta da Casaleggio torna alla carica con un post a tema amministrative: «A Roma i cittadini sono i veri protagonisti della politica capitolina. Saranno loro infatti, insieme all’attuale amministrazione comunale, a scrivere il programma elettorale da sottoporre alla cittadinanza durante le prossime elezioni amministrative di settembre-ottobre 2021». Anche in questo caso il luogo virtuale dove discuterne è uno solo: «Per farlo Rousseau ha strutturato un format, come già accaduto a Napoli in vista delle future elezioni, ma riadattato per la capitale d’Italia». Con l’invito: «Iscriviti ai primi cinque incontri tematici del 10 e 14 maggio sul Portale Eventi di Rousseau. Clicca QUI».

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