In tarda mattinata ha convocato un vertice di maggioranza, e alle 18:30 Giuseppe Conte è andato al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica per parlare della situazione politica e delle prospettive dell’esecutivo.

Il vertice di maggioranza

La riunione del mattino è durata circa tre ore, presenti Vito Crimi e Alfonso Bonafede per il M5S, Nicola Zingaretti e Dario Franceschini per i dem, Roberto Speranza per Leu. La linea sarebbe rimasta quella condivisa in questi giorni: ovvero allargare il perimetro della maggioranza, ma porta chiusa per Matteo Renzi. L'intenzione del premier Giuseppe Conte sarebbe quella di andare avanti, mantenendo per ora l'interim all'Agricoltura, e, solo successivamente, una volta puntellata la maggioranza, decidere sulla squadra di governo. Nella riunione ci sarebbe stato soprattutto un confronto su come andare avanti con il lavoro.

Con i numeri di ieri, una maggioranza relativa al Senato di 156 voti, è lontano il numero dalla maggioranza assoluta: 161. Conte ufficialmente ha fatto solo un tweet: «Il governo ottiene la fiducia anche al Senato. Ora l’obiettivo è rendere ancora più solida questa maggioranza. L'Italia non ha un minuto da perdere. Subito al lavoro per superare l'emergenza sanitaria e la crisi economica. Priorità a piano vaccini, Recovery Plan e dl ristori».

Sin dal pomeriggio si sono rincorse le voci del piano del premier di tornare a consultarsi con il presidente della Repubblica. Già ieri, inoltre, ha fatto sapere il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, c’è stata una telefonata tra il premier e il leader dei dei Dem.

La telefonata con Zingaretti

Zingaretti questa mattina è intervenuto a Radio Immagina, il nuovo organo di comunicazione del Pd al proprio debutto on air, dove ha detto (accompagnandolo con un tweet) che si è evitato «un salto nel buio».

Rispondendo allo speaker ha aggiunto: «Con il premier Conte ci siamo sentiti ieri sera. Mi sembra - aggiunge - c'è consapevolezza di voler dare segnale di concretezza per l'emergenza e di affrontare i nodi politici». Il segretario ha voluto sottolineare che dal Pd non ci sono stati tentennamenti: «Il Pd - rivendica - ha dato il suo contributo, l'Italia ha potuto contare su un Pd unito e unitario, una cosa che ha fatto la differenza».

In diretta su Radio Immagina, "Filo Diretto" con Nicola Zingaretti

In diretta su Radio Immagina, "Filo Diretto" con Nicola Zingaretti

Posted by Immagina on Tuesday, January 19, 2021

L’ex leader del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, ha sottolineato: «Nei momenti più difficili, nei momenti in cui le persone temono per il proprio futuro, c’è bisogno solo di una cosa: restare uniti».

L’opposizione fa appello al Quirinale

In attesa del confronto tra il presidente del Consiglio e Mattarella, già ieri sera l’opposizione ha fatto fronte compatto per chiedere che il Quirinale si metta di traverso sul prosieguo di questo esecutivo. Giorgia Meloni lo ha scritto sui social network.

Matteo Salvini, il leader della Lega ha confermato: «C'è un governo che non ha la maggioranza e passa il tempo a convincere, non voglio pensare con quali proposte, qualcuno a cambiare casacca, un governo che da oggi, se c'è, è ancora più debole, non credo che il garante della Costituzione potrà osservare questo scempio ancora a lungo», ha detto al Tg1. «Hanno tenuto in ostaggio il Parlamento per due giorni, mentre gli italiani hanno ben altri problemi. Per giorni hanno promesso poltrone, posti, ministeri, al confronto il calciomercato è una roba da signorine» ha concluso.

Salvini è tornato sul tema con una diretta Facebook: «Al Quirinale andremo anche noi a ragionare in maniera pacata e rispettosa a chiedere a Mattarella se questa maggioranza che va da Mastella a ex grillini ai senatori a vita può davvero risolvere i problemi dell'Italia».

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