LA MAPPA DEI CLAN NELLA SANITÀ

Così la criminalità regnava negli ospedali di Napoli

LaPresse
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  • Un’inchiesta rivela un sistema di corruzione e connivenze che permetteva di controllare le strutture sanitarie del capoluogo campano.
  • Di fatto gli ospedali erano di proprietà esclusiva dei clan, con una dipendenza diretta con l’alleanza di Secondigliano.
  • Gli ospedali sono appalti e posti di lavoro, quindi pacchetti di voto, ma anche cartelle cliniche mendaci, falsi ricoveri per avere coperture nei processi e garantirsi l’impunità.

«Tutte le ditte che si sono aggiudicate appalti o che sono comunque titolari delle più svariate commesse all’interno degli ospedali sono sottoposte a estorsioni», scrive il giudice Claudio Marcopido. A Napoli la rete ospedaliera rappresenta per la criminalità organizzata fonte di enormi introiti economici. Per il controllo di mense, servizi di pulizia, ambulanze, lavanderia si sono consumate guerre di camorra e omicidi, raccontano i collaboratori di giustizia. Quello dei servizi ospedalieri

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