Il presidente del consiglio ha deciso che non si prenderà la responsabilità di arrivare a una rottura con Italia viva, e ha teso una mano al partito di Matteo Renzi con un post su Facebook dopo l’ennesimo vertice di maggioranza senza pace di venerdì sera: «Mai come adesso dobbiamo lavorare per introdurre nuove misure di sostegno alle famiglie, ai lavoratori, alle imprese. A questo riguardo già la settimana prossima porteremo al Consiglio dei Ministri la richiesta di scostamento su cui poi il Parlamento sarà chiamato a esprimersi, così da poter varare un nuovo decreto-ristori per alleviare le difficoltà in particolare degli operatori economici». Solo dopo che si saranno calmate le acque dunque potrà arrivare un nuovo decreto legge per i danni economici della pandemia. Mai come adesso, ha proseguito Conte «serve un grande sforzo collettivo per realizzare al più presto un Recovery Plan che garantisca al nostro Paese una pronta ripartenza e una più elevata resilienza».

I passi

Nella riunione di ieri sera, con tutte le forze di maggioranza, scrive Conte, «abbiamo convenuto di portare al prossimo Consiglio dei ministri la nuova bozza aggiornata del Piano, in modo da poter proseguire le interlocuzioni con il Parlamento e le parti sociali e poi passare alla stesura dello schema definitivo». Il premier dice di voler lavorare a compattare la maggioranza: «È per questa ragione che sto lavorando anche a rafforzare la coesione delle forze di maggioranza e la solidità della squadra di governo. Senza queste premesse diventa arduo perseguire obiettivi che richiedono piena dedizione e acuta lungimiranza».

Il premier gioca sulla questione della pazienza: «In questi giorni sto ricevendo molti inviti, anche autorevoli, ad essere “paziente”. Ma io non sono affatto paziente. Al contrario. Sono impaziente. Perché il paese sta soffrendo e abbiamo una chance storica di poterlo rilanciare e ricostruire ancora migliore di prima». Alle soluzioni messe in campo finora, ha sottolineato, «hanno contribuito tutte le forze di maggioranza» e adesso «non vedo l’ora di poter superare le fibrillazioni in corso».

Oltre a Recovery plan Conte continua guardare alla fine della legislatura per arrivare al 2023: «In questi giorni sto preparando una lista di priorità che valgano a indirizzare e a rafforzare l’azione del governo sino alla fine della legislatura. Un programma da poter discutere e condividere con tutte le forze di maggioranza». Fino alla fine, ha concluso, «farò ogni sforzo possibile per assolvere questo delicato incarico con “disciplina e onore”, come richiede la nostra Costituzione».

Il leader di Italia viva, Matteo Renzi, intanto ha convocato una riunione con i suoi parlamentari. La riunione sarà questa sera alle 22, con la cabina di regia di Italia viva e i gruppi parlamentari di Camera e Senato.

I vaccini

Conte ha riservato un passaggio del suo intervento sui social ai vaccini. Nelle scorse settimane lo stesso leader della Lega Matteo Salvini aveva detto che non si può andare a votare in piena campagna vaccinale. La pandemia «sta mettendo a dura prova la nostra economia, la nostra tenuta sociale, persino la nostra tenuta psicologica». Mai come in questo momento «abbiamo bisogno di concentrarci, con la massima attenzione, alla realizzazione del piano di vaccinazione». Il premier ha tenuto ha sottolineare che l’Italia ha toccato il record dei vaccini: «circa 550.000 vaccinazioni effettuate siamo il primo Paese dell’Unione europea per numero di persone vaccinate (la Germania ci segue con circa 500.000 persone vaccinate). È un ottimo risultato che in questa fase iniziale ci conforta e ci deve spingere a continuare su questa strada per essere all’altezza di una sfida che anche nei prossimi mesi si annuncia complessa».

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