Nel giorno del tavolo per un governo convocato dal presidente della Camera, Roberto Fico, c’è stato un botta e risposta a distanza tra il segretario del Partito democratico e Italia viva. L’ex ministra dell’Agricoltura e senatrice di Italia viva, Teresa Bellanova, ha detto ai microfoni del Tg4: «Nessuno è blindato, ora si deve trovare intesa, se c’è voglia di farlo». In precedenza, Zingaretti aveva detto ai giornalisti di ritenere dei punti fermi il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri dopo che alcuni rumors avevano parlato di una loro possibile sostituzione richiesta proprio dal leader di Iv, Matteo Renzi.

I Cinque stelle chiedono le preferenze

Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, il Movimento cinque stelle avrebbe chiesto agli altri membri della maggioranza di approvare «presto una riforma elettorale che consenta ai cittadini di indicare il proprio candidato, reintroducendo le preferenze consentendo ai diciottenni di votare anche per il Senato e introduciamo la tutela dell’ambiente in Costituzione». Inoltre il Movimento ha proposto «l’inserimento della tutela dell’ambiente in Costituzione, l’introduzione del referendum propositivo, la costituzionalizzazione dei limiti alla decretazione d’urgenza, il ricorso a una maggioranza qualificata per l’approvazione della legge elettorale». Rilanciata anche l’approvazione delle leggi sul conflitto di interessi e sulle lobby.

Il pressing di Iv

Italia viva ha proposto una Bicamerale con presidenza all'opposizione per quanto riguarda il capitolo Riforme discusso al tavolo delle forze di maggioranza convocato dal presidente della Camera, Roberto Fico. La proposta era stata annunciata dal deputato di Iv, Roberto Giachetti secondo cui «lo spirito dovrebbe essere quello della Costituente: elaborare delle proposte condivise in modo da ottenerne l’approvazione in tempi rapidi e, comunque, entro la fine della legislatura».

Anche il leader di Cambiamo, Giovanni Toti si era espresso a favore della proposta.

Sempre al tavolo di maggioranza convocato per cercare la quadra per un nuovo governo, Italia viva ha fatto sapere di volere ribadire il suo “sì” a una legge elettorale di stampo maggioritario. Gli altri gruppi, invece, hanno finora espresso nei giorni scorsi la volontà di procedere sulla strada di un sistema proporzionale. C’è disaccordo anche sul tema del cosiddetto “contratto di governo”, una serie di impegni stesi per iscritto che il nuovo governo si prenderebbe il compito di portare al termine.

Nel frattempo nella sua enews, il leader di Italia viva, Matteo Renzi he detto che «alla fine di questa settimana ci sarà un nuovo governo» e di sperare che l’esecutivo sia «all’altezza delle sfide di questo periodo». Renzi ha inoltre difeso il ruolo avuto da Italia viva nella crisi dicendo «grazie a noi si è tornato a parlare di contenuti».

Inizia il tavolo di maggioranza

Nella mattina di oggi è iniziato, a Montecitorio, il tavolo di lavoro sul programma convocato dal presidente della Camera, Roberto Fico che ha ricevuto il mandato esplorativo per la formazione di un governo dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. I partecipanti all’incontro sono i rappresentanti politici dei gruppi della maggioranza incontrati da Fico nelle giornate di sabato e domenica, ovverro i capigruppo del M5s (Ettore Licheri e Davide Crippa), del Pd (Andrea Marcucci e Graziano Delrio), di Italia viva (Davide Faraone e Maria Elena Boschi) e di Liberi e Uguali (Loredana De Petris e Federico Fornaro). Partecipano inoltre i rappresentanti di Centro democratico alla Camera (Bruno Tabacci), di Europeisti - Maie - Centro democratico al Senato (Raffaele Fantetti e Maurizio Buccarella), del Maie alla Camera (Antonio Tasso), del gruppo 'Per le Autonomie' al Senato (Albert Laniece e Gianclaudio Bressa).

Ieri Tabacci ha ripetuto a Fico di ritenere possibile la formazione di un governo politico solo se a guidarlo sarà Giuseppe Conte. Un parere che trova d’accordo per ora tutte le forze di maggioranza tranne Iv che non ha voluto fare nomi né tantomeno porre veti.

Il tavolo di oggi rappresenta un vero e proprio rush in vista della giornata di domani, quando il presidente della Camera dovrà tornare al Colle per consegnare la propria sintesi.

«Non ce la faranno»

L’opposizione ha continuato anche oggi a escludere la formazione di un Conte ter. In un’intervista a Telelombardia, il segretario della Lega, Matteo Salvini ha detto: «Mi aspetto che finisca la crisi, il parlamento è fermo da settimane. Perché penso che non troveranno un accordo e dovranno restituire la parola agli italiani? Vi faccio un esempio concreto: c’è nel governo chi ha approvato quota 100 insieme a noi e il Pd vuole cancellarla». Unito contro Conte, il centrodestra continua a non essere d’accordo sul dopo. «Ci sono sensibilità differenti», ha riconosciuto il leader di Cambiamo, Giovanni Toti, che in un’intervista a Repubblica ha detto di volere un nuovo governo che porti il paese alle elezioni. Una posizione che stona rispetto alle dichiarazioni di Fratelli d’Italia che ha finora chiesto elezioni subito.

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