C’è la prima defezione tra le truppe dei parlamentati di Italia viva in vista del voto di fiducia al governo Conte del 18 e 19 gennaio. Il deputato Vito De Filippo ha annunciato il suo ritorno tra le fila del Partito democratico dopo che il leader di Iv, Matteo Renzi ha aperto la crisi ritirando i membri della sua formazione politica dal governo.

L’ex presidente della Basilicata ha detto di ritenere «sbagliata la scelta di Italia Viva di aprire la crisi mentre il paese è attraversato da tante difficoltà e sofferenze» e che voterà la fiducia al governo per  «continuare l’impegno parlamentare per favorire l’uscita dall’emergenza sanitaria e sociale». De Filippo è stato sottosegretario alla Sanità dei governi Letta. Renzi e Gentiloni ed era stato uno dei primi membri del Partito democratico a entrare in Italia viva a fine 2019. 

Il rischio valanga

La fuoriuscita di De Filippo rischia di non essere l’unica a colpire il partito fondato da Matteo Renzi. Tra i nomi dei senatori renziani pronti a ritornare dal Partito democratico c’è anche quello di Giuseppe Luigi Cucca, vicepresidente dei senatori di Iv. Ma Cucca ha rilasciato una dichiarazione per smentire voci su un suo possibile cambio di casacca dicendo: «Sono e resto con Renzi».

L’apporto di Cucca sarebbe stato ancora più prezioso per il traballante governo Conte. I numeri nella maggioranza sono infatti traballanti a palazzo Madama. In precedenza, gli altri membri di Italia viva avevano smentito possibili defezioni nei loro gruppi parlamentari. Lo stesso Renzi aveva poi aggiunto che «tutti i parlamentari di Italia viva sono uomini liberi che scelgono liberamente». Il rischio per i renziani è che le scelte «libere» sfaldino i gruppi parlamentari. In un’intervista al Dubbio, il deputato Walter Verini ha detto che sono molti i membri di Iv scontenti «dell’avventurismo di Renzi».

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