Il sole d’agosto picchia a Ostia in piazza dei Canotti, eppure su una pedana improvvisata spuntano diverse figure in divisa da “politica d’alta stagione”. Spiccano il responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, camicia bianca stirata ma già lucida di sudore, pantaloni lunghi da cerimonia civile; accanto a lui Lucio Malan, in completo scuro da capogruppo al Senato, come se l’aria condizionata di Palazzo Madama fosse arrivata fin qui. Ma qui non c’è refrigerio, solo un’afa che stordisce e un tabellone con un cruciverbone gigante.

È da questo palcoscenico da sagra patriottica che Fratelli d’Italia lancia il suo tour estivo, titolo ufficiale: «Giustizia e sicurezza, non solo parole. Le riforme che l’Italia aspettava da decenni». Sottotitolo implicito: contrastare le Feste dell’Unità del Pd, che in questi stessi giorni sprigionano musica e dibattiti a ogni latitudine. Meloni e i suoi rispondono con ombrelloni, piazze assolate e l’enigmistica patriottica, come sfida di parole crociate da spiaggia ma con dentro il programma di governo.

In vista delle Regionali

Donzelli, che in questa tournée è maestro di cerimonie, annuncia a gran voce il primo indizio del “cruciverbone”. Alla sua sinistra, Augusta Montaruli, deputata e valletta d’eccezione, prende in mano il pennarello nero, pronta a scrivere la soluzione nelle caselle bianche. «Partiamo dal 42 orizzontale: provvedimento del Governo Meloni con cui lo Stato torna forte contro ladri, truffatori e prepotenti». Una signora dalla seconda fila, spara la risposta: «Decreto Sicurezza!». «Brava!» conferma Donzelli, e Montaruli, con scrittura ordinata, riempie le caselle.

Ogni risposta è un pretesto per lanciare un messaggio, e ogni definizione è un dardo verso l’opposizione. Il 58 orizzontale: «Sgangherato tentativo dell’opposizione per allearsi contro la destra», riceve un coro di risatine: «Campo largo!». L’1 orizzontale, «colui che dal riarmo all’immigrazione, ha detto tutto e il contrario di tutto», non ha bisogno di spiegazioni: «Giuseppe Conte», sentenzia una voce maschile.

Così Fratelli d’Italia tiene i suoi elettori con il fiato sospeso, in vista di un autunno che si preannuncia incandescente. Valle d’Aosta, Marche, poi Calabria, Toscana e – forse insieme – Puglia, Campania e Veneto. Da settembre, in Italia, il calendario elettorale somiglia a un giro di giostra: un voto quasi ogni domenica. Ordine di scuderia da via della Scrofa: mettere in evidenza i risultati raggiunti dal governo di centrodestra e allo stesso tempo ironizzare sugli atteggiamenti e la linea politica delle opposizioni.

L’ironia contro l’opposizione

Gli attacchi sempre più taglienti. Al 75 orizzontale campeggia «Il Ras del Pd in Puglia», soluzione: Michele Emiliano, governatore uscente. Poi c’è la casella che ospita il nome dell’europarlamentare di Avs, Ilaria Salis, con la definizione «Sta dalla parte di chi occupa le case». E ancora, al 52 verticale, «Il Partito delle Ztl», espressione affilata, ormai marchio di fabbrica della maggioranza per bollare i dem.

La campagna estiva del partito di proseguirà senza sosta nelle città di mare più frequentate: Pescara, Termoli, Cagliari, Jesolo, Forte dei Marmi, Rimini, Palermo. Fratelli d’Italia vuole dimostrare di essere ancora un partito popolare, capace di spiegare le proprie misure alla gente, in strada, in spiaggia. Mentre la leader Meloni riposa, approdando in una isola greca delle Cicladi in queste ore con la famiglia per poi passare qualche altro giorno di relax in Puglia. Ecco il 69: «La noiosissima carta nel mazzo dei compagni per accusare chi non la pensa come loro». Soluzione: «Fascista». (Qui tutte le soluzioni).

Qualcuno dall’opposizione prova a rovesciare il tavolo. Italia Viva, nel mirino per l’11 verticale «La capitale del mondo amata da Renzi» (soluzione: Riad) risponde sui social con un contrattacco a colpi di post: «L’unico cruciverba da distribuire sarebbe questo, quello dell’Italia reale. Il riassunto di un Paese che da quando governa Meloni è diventato più povero, più fragile, più disilluso». Ma i meloniani per tutto agosto batteranno le spiagge costretti a girare tra gli ombrelloni e anche a prendere qualche insulto, come accaduto a Bari, dove l’arrivo di europarlamentari e militanti sulla spiaggia Pane e Pomodoro ha scatenato l’ironia con battute al vetriolo «5 verticale: paese del Mediterraneo dove c'è un centro per migranti costato un miliardo di euro senza migranti. Sette lettere». La risposta è “Albania”, ma potrebbe essere la sintesi di un’intera stagione di promesse mancate e spese pubbliche in gran parte inutili.

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