Italia

Con Cutro si torna ai decreti Salvini. E Meloni esautora ancora il parlamento

  • Il provvedimento abolisce la protezione speciale. Ma sarà anche più difficile vincere i ricorsi, mentre gli hotspot diventeranno delle zone grigie.
  • Con il decreto migranti il governo ripristina in sostanza i vecchi decreti sicurezza. E torna così la propaganda di Salvini: creare irregolari per denunciare l’emergenza costruita ad arte.
  • Se da un lato vengono affondati i diritti dei migranti, viene assestato un ulteriore colpo alle prerogative del parlamento. Sul decreto ribattezzato Cutro c’è stata la tredicesima fiducia: altre due saranno poste nelle prossime settimane.

La destra al governo ha gettato la maschera di moderazione, indossata giusto qualche mese per lasciar passare un messaggio rassicurante. Con il decreto migranti, ribattezzato Cutro, l’esecutivo torna al vecchio modello: il contenuto del provvedimento che di fatto ripristina i vecchi decreti sicurezza di Matteo Salvini, mentre continua a umiliare il parlamento con una serie di voti di fiducia. Nel pomeriggio di mercoledì, i deputati l’hanno votata per l’ennesima volta su un testo voluto dalla ce

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