Vincenzo De Luca è il primo politico italiano a poter essere considerato immune al Covid-19: il governatore della Campania, infatti, stamattina ha ricevuto la seconda dose del vaccino Pfizer-Biontech all’ospedale Cotugno di Napoli.

La prima dose, non senza polemiche, gli è stata somministrata lo scorso 27 dicembre – il Vaccine day – nella stessa struttura campana. In quell’occasione, De Luca ha pubblicato sui social network una foto che ritraeva proprio il momento in cui un infermiere gli iniettava il farmaco. «Dobbiamo farlo tutti», aveva scritto. Ma subito alcuni colleghi lo hanno accusato di abuso di potere, come il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, o di furto di dosi, come il leader della Lega, Matteo Salvini. I politici, infatti, non rientrano tra le categorie che hanno la precedenza nel ricevere il vaccino anti-Covid-19. Tanto meno nel Vaccine day, quando le dosi erano destinate a medici e personale sanitario. De Luca, però, aveva risposto alle polemiche spiegando di aver voluto dare l’esempio.

La Campania, al momento, è la sesta regione italiana ad aver somministrato il maggior numero di vaccini (103.228, meno solo di Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Lazio e Veneto), mentre se guardiamo alle regioni che, rispetto alle dosi ricevute, hanno fatto più iniezioni, la regione guidata da De Luca è prima in assoluto. Da ieri, inoltre, sono partite le somministrazioni delle seconde dosi a medici, infermieri e personale sanitario e non sanitario impiegato nel mondo ospedaliero che aveva già ricevuto la prima dose circa venti giorni fa, come anche agli ospiti e al personale delle Rsa. A essi, ancora una volta, si è aggiunto anche il governatore.

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