- I partiti pressano Draghi perché intervenga subito sul caro bollette. Palazzo Chigi respinge l’accusa di aver tirato i remi in barca. Il provvedimento forse arriverà già la prossima settimana.
- Salvini: «Il governo può fare quello che vuole da domattina. Per almeno per altri due mesi Draghi sarà presidente del Consiglio e il prossimo governo non si insedierà prima di fine ottobre. È pagato per difendere l’interesse nazionale».
- Schermarglie da M5s. Per alcuni partiti non sarà facile convocare i propri eletti a Roma, anche solo per il voto. Il rischio è che ci sia una parte di renitenti alla leva: quelli che non sono stati candidati
Non si può dire a palazzo Chigi sia piaciuto il paragone del premier con Francesco Schettino, il comandante della nave Costa Concordia che sconta 16 anni per aver abbandonato natante e passeggeri nel corso del naufraugio del 2012 davanti all’Isola del Giglio in cui persero la vita il 32 (i feriti furono 157). «Draghi torni a bordo», intimava ieri dalla prima pagina Il Giornale, in singolare – ma neanche troppo – stereofonia con Il Fatto, che a sua volta in prima tuonava «Draghi salga a bordo! M



