Dalle anticipazioni che filtrano sul testo che dovrebbe essere presentato dalla maggioranza sembra che si vada verso l’obbligo alle ong di occuparsi di eventuali richieste di protezione internazionale affinché sia il paese di bandiera a occuparsene. Intanto alla nave Sea Eye 4 è stato assegnato Livorno come porto di sbarco
Secondo quanto filtra dalle prime anticipazioni raccolte dalla stampa sul nuovo codice di condotta per le ong che il governo vuole presentare nelle prossime settimana, i soccorritori dovranno chiedere immediatamente ai soggetti a bordo che sono stati messi in salvo, la manifestazione di interesse su un’eventuale domanda di protezione internazionale dei migranti, affinché sia il paese di bandiera della nave a farsi carico dell’accoglimento del migrante dopo lo sbarco.
Una norma che rende legge i frequenti auspici dei partiti di destra, che hanno sempre chiesto che fossero i paesi di bandiera delle navi delle ong a occuparsi delle persone salvate nel Mediterraneo: spesso si è trattato in passato di navi battenti bandiera tedesca o norvegese.
Inoltre, secondo un'altra norma del codice, nel caso di intervento in area Sar, i soccorritori dovranno chiedere immediatamente un porto di sbarco, senza restare giorni in mare in attesa di altri possibili soccorsi.
Anche all’ultimo vertice interministeriale europeo sul tema c’era stata un’apertura a livello europeo sull’eventuale introduzione di un codice di condotta per le ong, ma Giorgia Meloni ha comunque intenzione di anticipare l’Unione con un’iniziativa nazionale.
Sul Giornale di oggi il sottosegretario all’Interno della Lega Nicola Molteni spiega che «le nuove norme prevederanno multe legate al fermo temporaneo dell’imbarcazione, la confisca della nave e un codice di condotta per le ong che così diventerà obbligatorio». Per Molteni servono «strumenti di deterrenza nei confornti delle ong che trasportano i migranti sempre in Italia».
Sea Eye 4 a Livorno
Nel frattempo, la Sea Eye 4 di United4Rescue, che ha salvato 63 migranti, è diretta verso il porto di Livorno, dove ha ricevuto l’autorizzazione per sbarcare.
La Sea Eye 4 è affiancata da Rise Above, una nave più piccola e più veloce, e dall’aeroplano Colibrì. In viaggio nel Mediterraneo ci sono anche la Astral di Open arms e la Life support di Emergency.
La Life support domenica mattina ha effettuato il suo primo salvataggio, portando in salvo 70 persone, di cui 26 minori.
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