«Ho appena fatto il giro dei governatori. Sono incazzati neri. Un governo che si muove in questo modo è indegno. Hanno toccato il punto più basso degli ultimi nove mesi». Così il leader della Lega Matteo Salvini in un'intervista al Corriere della Sera che accusa il governo di aver preso decisioni sulla base di dati vecchi, «numeri che risalgono al 24 ottobre. Intanto in alcune regioni la situazione è migliorata, anche grazie ad alcune scelte ad hoc degli amministratori locali, e in altre peggiorata. Ma stiamo scherzando?».

Secondo il leader del Carroccio, il governo sarebbe «in totale confusione. Non ci vedo malafede, piuttosto incapacità. Una parte del governo vuole chiudere tutto, un'altra non vuole bloccare niente e un'altra ancora è per un po' e un po'. Cosa pensate che ne possa uscire?». Così come sul premier Giuseppe Conte «Mi è parso confuso, incerto. Qui non ha vinto nessuno, ha perso il Paese perché si spacca l'Italia e non si risolve né si allevia l'emergenza sanitaria», continua Salvini che propone di formare un Cts del Parlamento: «I consulenti del governo non ne hanno azzeccata una. Facciamo spazio ai Palù, Zangrillo, Bassetti.

Ho passato la giornata parlando con governatori, sindaci, commercianti, artigiani, imprenditori. Dobbiamo reagire», spiega ancora il leader leghista che insiste «In Europa si adottano decisioni drastiche ma si tiene la linea, non cambiano idea ogni tre giorni. E non inseguono le conferenze stampa. Qui si naviga a vista».

Infine, nessuna telefonata da parte di Conte. «Nulla di nulla, il mio telefono è rimasto muto. La cosa grave, però, è che non ha chiamato nemmeno i governatori. Questo è una dimostrazione di incapacità e di arroganza».

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