Il deputato democratico Enrico Borghi ha annunciato ieri che il Pd presenterà la mozione di sfiducia nei confronti del sottosegretario della Lega Claudio Durigon. «Nella Repubblica italiana nata dall’antifascismo non ci può essere nessuno al governo che si richiama all’esperienza dittatoriale del passato», ha detto Borghi intervistato da Radio24.

«Durigon prenda atto e lasci l’incarico di governo ricordando di aver giurato sulla Costituzione nata dalla lotta a quel fascismo che lui vuole celebrare. Diversamente ci penserà il parlamento. Come da regolamento, i deputati e le deputate del Pd chiederanno al presidente Draghi di invitare il sottosegretario alle dimissioni e in caso di suo rifiuto di revocargli le deleghe», ha confermato la capogruppo del Pd alla Camera, Debora Serracchiani.

A Movimento 5 stelle, Pd e sinistra che da giorni chiedono il passo indietro si sono uniti anche l’Anpi e Maurizio Verona, sindaco del comune di Stazzema dove il 12 agosto del 1944, i nazi – fascisti trucidarono 560 persone, di cui 130 bambini.

Il forzista Elio Vito ieri ha invitato il centrodestra a prendere l’iniziativa: «Dovrebbe essere proprio la Lega a chiedere» le dimissioni. Matteo Salvini però continua a difendere il sottosegretario e Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, a proposito della possibilità di una mozione di sfiducia ha dichiarato: «Abbiamo cose più importanti di cui occuparci».

 

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