Marta Fascina è prima nel collegio uninominale Marsala alla Camera. La compagna di Silvio Berlusconi si attesta sul 36,21 per cento delle preferenze, quando ormai manca poco a completare lo scrutinio delle 455 sezioni. Al secondo posto Vita Martinciglio (M5s) con il 27,36 per cento e al terzo Antonio Ferrante (centrosinistra) al 17,82 per cento.

Il collegio era già considerato molto sicuro e Fascina era stata in prima linea durante la compilazione delle liste di Forza Italia in estate al fianco del vicepresidente Antonio Tajani, della fedelissima di Berlusconi Licia Ronzulli e della capogruppo al Senato di FI Anna Maria Bernini.

Nonostante la giovane età, Fascina negli anni ha saputo creare una rete forte dentro il partito, guadagnandosi una posizione di privilegio che non dipende soltanto dal suo legame affettivo con Berlusconi. Nessuno si era stupito dunque della sua capacità di garantirsi un futuro nonostante i consensi in calo di Forza Italia. 

In estate Fascina – per un breve periodo anche editorialista del Giornale – aveva concesso un’intervista a Libero, in cui aveva parlato delle «traditrici» di Berlusconi, Mara Carfagna e Mariastella Gelmini, che hanno lasciato il partito per Azione, ma si era anche espressa su questioni di geopolitica: «Mi occupo di Difesa e vi dico che il conflitto si può fermare» aveva detto. «La diplomazia deve prevalere. Per scongiurare una catastrofe umanitaria, economica e geopolitica, bisogna assolutamente far prevalere la diplomazia».

La prima legislatura

La compagna di Berlusconi nel 2018 aveva già sfilato in lista il posto all’ex ministro Nunzia De Girolamo. Da perfetta sconosciuta, imposta dal fondatore in persona, era stata candidata in Campania e aveva assicurato un posto “paracadute” alle spalle di Mara Carfagna.

Resta da vedere se Fascina si sia fatta rieleggere per impegnare più tempo in parlamento rispetto alla scorsa legislatura. Dal punto di vista dell’attività parlamentare infatti non ha brillato: il 74 per cento delle assenze, solo due proposte di legge da prima firmataria presentate in cinque anni e quattro mozioni, di cui tre respinte e una ritirata.

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