Si apre una nuova giornata di trattative al centro, dove Matteo Renzi e Carlo Calenda stanno cercando il modo di mettersi d’accordo su collegi e leadership. Intanto, Giorgia Meloni dà un’intervista a Panorama in cui approfondisce il programma di FdI

La diretta

16.00 – Storia della fiamma postfascista

Con la conferma che Fratelli d’Italia correrà con lo stesso simbolo del 2018, ora c’è la certezza che anche quest’anno gli italiani troveranno sulla scheda elettorale la fiamma tricolore, il più antico simbolo politico ancora utilizzato che rappresenta la continuità, mai interrotta, tra la destra radicale e i suoi antenati reduci del fascismo.

15.00 – Scontri Calenda ex alleati

Non si placano le punzecchiature tra il leader di Azione Carlo Calenda e il resto della coalizione di centrosinistra, con cui Calenda ha rotto domenica scorsa. La ferita più profonda sembra proprio quella tra gli ex alleati più stretti, Azione e +Europa. Nella giornata di oggi, i due si sono scambiati messaggi poco lusinghieri tramite agenze e Twitter.


12.56 – Carlo Calenda apprezza la candidatura di Cottarelli. 

Poco prima si era lamentato dei commenti della leader di +Europa Emma Bonino sul suo conto dopo la rottura con il centrosinistra. 


12.42 – L’economista Carlo Cottarelli annuncia che correrà per Pd-+Europa.

«Ho accettato, ed è un grande onore, l'offerta di Pd e +Europa di essere candidato comune alle prossime elezioni» ha detto Cottarelli collegandosi alla conferenza stampa di Emma Bonino, Benedetto Della Vedova e Enrico Letta. L’economista sarà candidato al nord in un collegio uninominale e sarà capolista al plurinominale. 


11.41 – Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, leader dell’Alleanza Verdi-Sinistra italiana, hanno annunciato in una conferenza stampa alla Camera due candidature. La prima è quella del sindacalista Aboubakar Soumahoro, l’altra quella della sorella di Stefano Cucchi, Ilaria.

«Siamo orgogliosi che queste due persone abbiano accettato di candidarsi nei collegi uninominali e di guidare le liste nei collegi plurinominali, perché rappresentano una possibilità di raccontare un'altra idea d'Italia e come costruirla insieme» hanno detto i due segretari.


10.40 – Giuseppe Conte sta valutando di correre da capolista in più collegi. «C'è l'ipotesi sul tavolo, sì, io ci metto la faccia e lo devo fare per primo rispetto alla comunità del M5s e anzi devo garantire che le persone che porteremo in parlamento siano degni rappresentanti e portavoce dei nostri principi e dei nostri valori. Quindi sicuramente i cittadini mi troveranno in più circoscrizioni per cercare di portare avanti i principi e i valori del movimento e garantire tutto questo». Così il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, ospite oggi di 24 Mattino Estate su Radio 24.


10.37 – «Assolutamente sì». Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, su Radio Libertà risponde a chi gli chiede se Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi approvano il progetto di autonomia. «Stiamo lavorando per mettere in dettaglio due temi centrali per me centrali che riguardano energia e infrastrutture» dice. «In primis bisogna aggiungere alle fonti energetiche rinnovabili il nucleare e poi bisogna dare via libera alle troppo infrastrutture bloccate da tempo, e faccio un esempio che è quello del Ponte sullo Stretto di Messina».


9.41 – Matteo Bassetti dà la disponibilità per essere il futuro ministro della Salute. «Se qualcuno me lo chiedesse, sarei ovviamente onorato, lusingato e a disposizione per dare una mano come tecnico. Poi, in che ruolo, evidentemente non spetta a me dirlo». Così dichiara all'Adnkronos Salute il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, che sarebbe stato contattato da diverse parti politiche. Un punto, quest'ultimo, sul quale il medico preferisce glissare: «Io la mia disponibilità la do».


9.22 – «Stiamo lavorando a una lista unica con una chiara indicazione della leadership». Così il segretario di Azione Carlo Calenda, a Omnibus, parlando dell'accordo con Italia viva di Matteo Renzi. «Ci sono tutte le buone premesse per chiudere ma il diavolo è sempre nei dettagli» ha aggiunto.


9.03 – «Penso che mi candiderò al Senato, cosi' faremo tutti contenti, dopo aver ricevuto pressioni da tanti, anche fuori da Forza Italia». Lo annuncia il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a "Radio Anch'io" su Rai Radio 1.

Berlusconi ha anche detto che se Meloni avrà più voti sarà adeguata come premier. «Meloni premier? Non ho mai detto di no, ho sempre detto che chi ha più voti proporrà il nome al capo dello Stato, se Fdi avrà più voti sono sicuro che Giorgia si dimostrerà adeguata al difficile compito, comunque a me interessano di più le cose da fare, la battaglia contro l'oppressione fiscale, contro la patrimoniale».


8.53 – Giulio Tremonti possibile nuovo ministro dell'Economia in un eventuale governo di centro destra? «Io sarei onorato per essere candidato ma questi sono discorsi che non hanno molto senso attuale». Così Tremonti, presidente Aspen Institute, ospite oggi di Agorà Estate su Rai 3.


8.49 –  «A lungo ho ribadito che di fronte a questa destra sarebbe stata necessaria una coalizione più larga possibile. Oggi non siamo in questa condizione e abbiamo scelto di costruire un’alleanza tecnico-elettorale col Pd e con altre forze disponibili». Così Nicola Fratoianni intervistato dal Riformista, che lascia intravedere aperture verso i Cinque stelle dopo il 25 settembre. Il leader di Sinistra italiana spiega poi che non sarà mai subalterno al Pd.


8.42 – Anche Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, insiste sul fatto che «noi siamo il vero centro». 

«Non darei troppa importanza a quello che fanno Renzi e Calenda sia perché è totalmente imprevedibile sia perché si tratta di due figure abili all'interno dei palazzi ma ben lontane dal cuore della gente. Certo fa sorridere che l'ex segretario del Pd e un parlamentare europeo eletto nel Pd scoprano ora che il Partito democratico è un partito di sinistra che non tollera concorrenti alla sua sinistra» dice in un'intervista a Il Giornale.

«Il mio rapporto con Putin si collocava in momenti storici diversi ed è stato funzionale a tentare di costruire un rapporto con Mosca che inserisse la Russia in un ordinamento pacifico dell'Europa e dell'Occidente, basato sul diritto internazionale» dice sulle accuse di un atteggiamento ambiguo nei confronti di Mosca. «Ora la nostra posizione è chiarissima. È quella del nostro governo, dell'Europa, dell'Alleanza Atlantica. La Russia ha violato la legalità internazionale ed oggi è un paese aggressore. L'ho ripetuto mille volte e mi offende doverlo ripetere ancora».


8.16 – Antonio Tajani sostiene che «l’unico voto utile moderato» sia quello a Forza Italia. Il riferimento è al nascente terzo polo centrista, che rischia di aggredire il versante più moderato dell’elettorato azzurro. 

Col voto a FI per Tajani l’elettore dà il proprio contributo per «fare della nostra una vera coalizione di centrodestra, equilibrata nelle sue componenti» dice in un'intervista al Corriere della sera». «Disperdere il voto dandolo a chi lo porterebbe a sinistra indebolendo l'area di governo che noi vogliamo rappresentare sarebbe un grave errore». 


8.12 – Con Matteo Renzi «ci stiamo sentendo, stiamo discutendo. Ma, visto com'è andata con il Pd, finché non sono depositati i simboli non mi sbilancio» dice Carlo Calenda in un’intervista a La stampa.

«Io spero che nasca» un Terzo polo, «ci sono tutte le premesse per farlo, perché con Italia Viva siamo vicini dal punto di vista programmatico. Poi c’è da accordarsi su come organizzare la campagna elettorale, su chi parlerà per la coalizione, oltre ovviamente ai collegi». Secondo il leader di Azione, potrebbe entrare in gioco una front runner, «magari una donna». 

L'obiettivo, sostiene, «è arrivare a una maggioranza Ursula, costruendo una coalizione larga che chieda a Mario Draghi di rimanere a Palazzo Chigi. Meloni va battuta sul terreno del proporzionale, al Senato. Io mi candiderò lì. La mia sarà una battaglia strenua, peccato non possa farla con Letta». «A un certo punto non ho più capito con quale intesa ci saremmo presentati davanti agli elettori. Nell'ultima nostra riunione gli ho detto: “Enrico stai facendo la cavolata della tua vita”».


7.56 – «L'accozzaglia di Letta, così come la sinistra europea, è piena di gente che strizza da tempo l'occhio a Russia, Cina, Venezuela, Cuba. Che si faccia passare il centrodestra italiano come una minaccia per l'Occidente è ridicolo». Lo ha detto la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, in un'intervista a Panorama ribadendo la collocazione atlantista del centrodestra «di cui siamo garanzia».

«La gestione del ministro Lamorgese è stata disastrosa, i numeri sono impietosi. Sento dire dalla sinistra che non si può fare campagna elettorale agitando spettri come l'immigrazione a cui nessuno crede più» dice sull’immigrazione.

Meloni parla anche delle implicazioni sui diritti di un suo eventuale governo. «La sinistra agita questi temi come bandiere ideologiche, raccontando gli italiani che con la Meloni al governo verranno colpiti i diritti e la libertà. Al contrario, noi daremo voce ai diritti e alle libertà di chi non ha voce, a partire dalle donne e dei bambini. Lavoreremo per attuare la prima parte della legge 194 e sostenere le donne che non vogliono abortire, difendere la libertà educativa delle famiglie da chi vuole imporre le teorie gender nelle scuole, ci batteremo per rendere l'utero in affitto reato universale e velocizzare le adozioni. Sono questioni di buon senso che non faranno male a nessuno».

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