Scende il numero degli alluvionati in Emilia-Romagna, ma l’allerta rossa è ancora confermata per alcuni comuni. La visita del presidente della Repubblica, spiegano dal Quirinale, arriverà tra qualche giorno. Il presidente, che nei giorni scorsi ha telefonato ai sindaci delle aree più colpite, si recherà nella regione quando sarà superata la fase emergenziale per rinnovare la sua solidarietà di persona.

Calano gli sfollati

Piano piano, alcuni romagnoli che hanno dovuto abbandonare la loro casa per l’alluvione stanno riuscendo a rientrare. La situazione, diramata dal centro informazioni ufficiali dell’Emilia-Romagna, ha certificato che è calato di oltre 3.200 unità il numero degli sfollati rispetto al giorno precedente: alle ore 12 del 22 maggio sono 23.081, la maggior parte, 16.445, nel ravennate, poi 4.462 in provincia di Forlì-Cesena e 2.174 nel bolognese.

Resta comunque alto il numero delle persone accolte in albergo e nelle strutture allestite dai comuni: scuole, palazzetti e palestre: 2.663, di cui 2.094 nel ravennate, 351 nel bolognese, 212 nel forlivese-cesenate e 6 nel riminese). Le altre hanno trovato sistemazioni alternative, come seconde case, amici e parenti.

Come domenica, sono ancora 43 i comuni coinvolti dagli allagamenti e, sul versante del dissesto idrogeologico, risultano attive almeno un migliaio di frane, di cui circa 305 più significative concentrate in 54 comuni. Restano 622 le strade chiuse, di cui 225 chiuse parzialmente e 397 totalmente.

Continuano le operazioni di monitoraggio con squadre di rilevatori per aggiornare ulteriormente la mappatura, anche con i droni laddove le strade non sono più percorribili.

Per quanto riguarda l’allerta rossa, riguarda un’area inferiore rispetto a oggi, per criticità idraulica su bassa collina, pianura e costa romagnola. Allerta arancione per criticità idrogeologica nelle aree collinari della Romagna e dell'appennino bolognese, dove persistono condizioni favorevoli allo sviluppo e all'evoluzione di frane già attivatesi nei giorni scorsi.

Per la giornata di domani non sono previste piogge né innalzamenti dei livelli idrometrici, che si stanno lentamente abbassando. Tuttavia, rimane alta l’attenzione per la difficoltà di smaltimento delle acque esondate dai corsi d'acqua e che gravano sul reticolo secondario e di bonifica.

I volontari

LAPRESSE

Continua l’opera dei volontari. Oggi, riferisce la regione, sono 1.629 le persone all’opera per aiutare. A queste si stanno aggiungendo i volontari attivati tramite del Dipartimento nazionale di Protezione civile dal meccanismo europeo di mobilitazione. Già arrivato un primo contingente di 25 componenti provenienti dalla Slovacchia e in questo momento diretti nel ravennate.

Tutte le persone che vogliano dare un aiuto fattivo nelle aree colpite dal maltempo debbono rivolgersi ai comuni per poter organizzare al meglio le attività.

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