passato nel presente

Fascisti e retorica underdog: così Fratelli d’Italia sta perdendo un’occasione

Nessuno può dire oggi che in Italia ci sia il rischio del ritorno del fascismo. Ma è bizzarro continuare a usare la retorica degli «underdog». Il partito di Almirante ha contribuito a eleggere almeno due presidenti della Repubblica, sfiorando il 10 per cento alle politiche del 1972, per andare al governo nel 1994, prima ancora di Fiuggi. Fratelli d’Italia dice di aver avviato una sorta di metamorfosi. All’appello mancano però un po’ di nodi irrisolti

Il MSI è l’unica alternativa rivoluzionaria a un sistema parlamentare distrutto». È il novembre 1970 e davanti ai militanti dell’VIII congresso del partito, Giorgio Almirante inneggia al presidenzialismo, inteso come fascinazione dell’uomo forte al potere, capace di governare le masse nel nome di una carica antisistema. Forse pochi notano, in quel momento, le inquietanti assonanze con le parole pronunciate da Benito Mussolini nel 1923: «Il fascismo è la dittatura della piazza sorta in contrappos

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