Il nuovo governo è nato ufficialmente sabato, con il giuramento di Giorgia Meloni e dei suoi ministri. Essendo il nostro sistema una repubblica parlamentare, il governo deve però ottenere la fiducia di entrambe le camere: lo prescrive la costituzione. L’articolo che regolamenta questo aspetto è il numero 94:

  • «Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere. Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale. Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia».

Nel caso specifico le due sedute si terranno martedì 25 ottobre (camera) e mercoledì 26 ottobre (senato). In entrambi i casi il governo non avrà problemi a ottenere la fiducia, vista l’ampia maggioranza ottenuta con le elezioni e il fatto che il voto è nominale, non segreto. C’è comunque attesa per quelli che saranno gli interventi in aula, a partire da Silvio Berlusconi che dovrebbe parlare al senato.

Dovrebbe votare la fiducia il centrodestra compatto. Mentre gli altri gruppi – anche sulla base di quello che hanno dichiarato dopo le consultazioni con il presidente della Repubblica – dovrebbero votare contro.

  • alla Camera il centrodestra conta su 237 deputati → se fossero tutti presenti, la maggioranza si otterrebbe con 201 deputati;
  • al Senato il centrodestra conta su 116 senatori → se fossero tutti presenti, la maggioranza si otterrebbe con 104 senatori (considerando anche i sei senatori “a vita”).
    • Da considerare che i due presidenti di camera e senato non possono votare.

Il discorso e il voto

LaPresse

Prima della discussione e del voto c’è però il discorso programmatico della presidente del Consiglio, in cui dovrebbe presentare le priorità del suo governo. Questo il programma della giornata di martedì, come è stato deciso dalla Conferenza dei capigruppo di Montecitorio:

  • alle 11 – discorso programmatico di Giorgia Meloni;
  • alle 12 circa – la seduta sarà sospesa per consentire alla premier di depositare il discorso al Senato;
  • alle 13 – la seduta riprenderà con la discussione generale che continuerà fino alle 17;
  • fra le 17 e le 17.30 –  Giorgia Meloni replicherà agli interventi fatti durante la discussione:
  • dalle 17.30 alle 19 – ci saranno le dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo.
  • dalle 19  inizia la chiama per il voto.

Considerando che i deputati sono 400 (erano 630 prima del taglio) le operazioni dovrebbero essere più veloci del passato e dovrebbero concludersi fra le 20 e le 20.30 con il risultato.

Al senato le operazioni saranno ancora più veloci, essendo gli eletti solo 200. Non c’è ancora l’ufficialità negli orari, ma la discussione generale dovrebbe avere inizio mercoledì alle 13. Alla conclusione, per le 17, dovrebbe esserci la replica di Meloni e poi il voto.

Come seguire il voto

Il voto di fiducia è facilmente seguibile anche in streaming. Lo troverete anche sul sito di Domani, oltre che sui canali ufficiali di camera e senato:


Cosa succede dopo

Una volta ottenuta la fiducia del parlamento, il governo sarà formalmente nel pieno delle sue funzioni e dovrà occuparsi dei cosiddetti “sottoincarichi”. In altre parole dovrà completare la squadra di governo nominando viceministri e sottosegretari.

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