Nella manovra il governo ha voluto un emendamento che riduce i controlli della Corte dei conti anche sulle regioni in disavanzo. Ed è solo l’ultimo atto ostile contro chi interviene da super partes nelle scelte fatte
Solo alla parola «controllo» scatta il fastidio, una sorta di allergia rispetto ai rilievi mossi da qualsiasi organismo indipendente chiamato a valutare, di volta in volta, le scelte del governo. E quindi ecco c’è la reazione furiosa per delegittimare chi mette bocca sull’operato del governo Meloni. Perché l’unica parola “ufficiale” spetta a Palazzo Chigi e ai ministeri. A nessuno più. Almeno secondo la visione della destra bulimica di potere, rinchiusa nel fortino di Palazzo Chigi. Senza scomod



