«Il va))ino è #illegale! Speranza il ministro ebreo askenazita formato dalla McKinsey, che riceve ordini dall’élite finanziaria ebraica» scriveva il 30 aprile Francesca Benevento sulla sua pagina Facebook. La candidata antisemita e No-vax nella lista civica di Enrico Michetti, il candidato del centrodestra per le amministrative di Roma, ha messo in imbarazzo l’aspirante sindaco appoggiato da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia..

Michetti si è dissociato: «Le opinioni espresse in passato da Francesca Benevento, sui social, al riguardo del ministro Speranza, di cui non ero assolutamente a conoscenza, non rappresentano il mio pensiero, lo spirito della lista che porta il mio nome e tanto meno le idee dei partiti che compongono la coalizione che mi sostiene. Mi dissocio apertamente da ogni parola e agirò di conseguenza», ha scritto sulle sue pagine.

Ex grillina

Benevento in realtà non è un volto nuovo della politica. In passato è stata eletta nelle liste del Movimento 5 stelle per il XII municipio. Nel 2019 però la rottura e l’accusa alla sindaca Virginia Raggi di non averla supportata: «La goccia che ha fatto traboccare il vaso – spiegava –, oltre alla violenza privata ad opera di alcuni consiglieri, coperta da tutti gli altri e dalla presidente, è stato il silenzio anche della sindaca sulla vicenda di bullismo e mobbing ai miei danni effettuata dall’ufficio di presidenza, emersa dal mancato invito a una riunione».

Fatto non secondario, scriveva ancora, «la disfatta di un partito politico, inglobato in un nuovo partito di Di Maio e Casaleggio», che, aggiungeva, «tradisce totalmente i principi originari del Movimento, associazione fondata da Grillo e Casaleggio senior». Lasciava così «un gruppo che non mi rappresenta, poiché inerme, tacito e obbediente ai dettami di chiunque, senza un briciole di onestà intellettuale. Ritengo di svolgere il mio lavoro più proficuamente dall’esterno di un gruppo di cui non condivido alcunché».

Una nuova area

Poi c’è stato l’approdo in area centrodestra. Già a maggio, dal gruppo misto, specificava di sentirsi «vicina a Rinascimento, con Vittorio Sgarbi», il parlamentare critico d’arte no-green pass. La nuova posizione dell’ex grillina non è chiaro quanto durerà, visto che alla fine è stata denunciata anche dal deputato di Forza Italia che fa da grillo parlante ai suoi, Elio Vito: «Siamo in tempo a ritirare questa candidatura?» ha scritto su Twitter.

Vito in passato si è espresso a favore del ddl Zan contro l’omotransfobia, e ogni giorno di agosto ha fatto pressioni finché il sottosegretario leghista Claudio Durigon, dopo aver chiesto di far tornare il parco Falcone e Borsellino al nome del fratello di Mussolini, alla fine non si è dimesso.

Benevento, fedele fan di Donald Trump, alterna la sua fede politica a post complottisti e invita i suoi oltre cinquemila follower a seguirla anche su Telegram. Dall’ «orrendo racket di #feti vivi finanziato dal governo statunitense sotto l’amministrazione Obama-Biden» al «piano per controllare il mondo» nessuno è escluso dal complotto internazionale: «Sono tutti legati fra loro da fili invisibili ai nostri occhi: élite finanziarie, big pharma, media, politici corrotti e sotto di loro i medici finanziati dalle case farmaceutiche e le forze dell’ordine che eseguono gli ordini senza osservare la costituzione, dimenticando di essere dipendenti dello stato, non del governo». Censurata più volte da Facebook per le sue idee sul Covid-19, Benevento è diventata maestra nella scrittura con x e parentesi tonde invece delle normali consonanti: «Le cavie sono i popoli a cui viene fornito un racconto falsato della realtà, affinché cadano come mosche nel tranello dei vaxxini. Il loro piano è lo #sterminio dei popoli, perché siamo troppi sul pianeta e come dice Cingolani (ministro della transizione ecologica) l’uomo è un parassita che consuma le risorse del pianeta». E concludeva: «Sembra di vivere in un film dell’orrore, invece è realtà».

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