Un centrodestra «attorno a Fratelli d’Italia» e alternativo alla sinistra. Così il senatore Luca Ciriani disegna il perimetro della «destra di governo» nell’esordio della seconda giornata della conferenza programmatica di FdI a Milano.

Il discorso introduttivo

Ciriani comincia con una presa d’atto: «Eravamo uno sparuto gruppo, ringraziamo Giorgia Meloni che ci ha condotti fin qui. Ora ci ha dato un compito non facile: parlare di crescita, mentre andiamo in recessione». Ciriani indica tra le battaglie di cui andar fiero l’opposizione al reddito di cittadinanza: «Siamo l’unico partito che non ha votato per lo scandalo dei miliardi al reddito di cittadinanza». Ricatto assegno di stato clientelare e assistenzialistico: invece di regalare la mancia bisogna pensare ai talenti e quindi al merito. «La parola più democratica che esista».

L’ecologia anti-ambientalista

L’eurodeputato Nicola Procaccini comincia citando «uno spettro che si aggira per l’Europa» e poi affonda: «Ora è l’ambientalismo, che ha rimpiazzato il comunismo. Ma mantiene l’anticapitalismo, l’internazionalismo come odio per le patrie e per le identità. Anche una certa violenza nel modo di affermare le proprie idee». Presenta il “Manifesto dell’ecologia conservatrice per lo sviluppo armonico della società” e contrappone ambientalismo a ecologia, «che viene da oikos, casa»: «L’ecologia è la quintessenza dell’ideologia conservatrice».

«Se bisogna difendere il soffio vitale e la vita nelle tartarughe, anche la vita umana»: un riferimento all’antiabortismo. La conclusione del discorso va su Pasolini: sostiene Procaccini che «Pasolini regala il suo testamento a un fascistello e non a caso, perché vede in lui qualcosa di puro, quantomeno in prospettiva, e gli ripete ossessivamente: a te voglio lasciare il testamento. “Difendi, conserva e prega”.»

Attacco alla «sinistra arcobaleno»

I globalisti attaccano la nostra identità per tenerci in pugno, perché se non hai identità sei alla mercè dei potenti. «Ecco cosa vuole questa sinistra». Le parole vengono da Fabio Roscani, presidente di Gioventù Nazionale. Che se la prende con chi sostiene i diritti lgbt e i Fridays. «Davvero il leader dei giovani è Mattia Santori? Le sardine? Gli sbandieratori folli della sinistra arcobaleno? Bevono champagne e parlano di Greta col suv parcheggiato sotto casa». Attacchi anche al ministro della Salute: «Roberto Speranza ha studiato a Pechino per limitare la nostra libertà, ci ha dato degli untori. Farete campagna sui giovani ma dove eravate? Negli ultimi cinque anni 250mila under 35 hanno lasciato la nostra nazione, e non per vezzo, anche se esistono anche quelle persone lì, i radical chic». Roscani prosegue con gli affondi «alla sinistra». Difenderanno «il diritto dei giovani di fumarsi uno spinello legalmente, questo è il loro inganno: noi vogliamo difendere il diritto a una società basata sul merito». Chiede «zero burocrazia, zero tasse per chi lavora fino ai 26 anni, questi investimenti contribuiranno alla crescita della nazione. Non il reddito di cittadinanza, che non ha prodotto un solo posto di lavoro».

La famiglia, i figli e «il gender»

Sul tema della famiglia interviene Isabella Rauti, senatrice, in qualità di responsabile “Pari opportunità, Famiglia e Valori non negoziabili” del partito. «Ha ragione Meloni quando dice che la famiglia è l’energia che tutto genera. Senza figli, senza la gioia di essere continuati, non c’è futuro, non c’è niente. Se non si inverte questo declino demografico niente ha più senso, c’è il disincantamento». Per Rauti, il Pnrr con le sue «misure spot» non affronta il grande tema di «una Europa che rischia di scomparire dal punto di vista demografico: il Pnrr va riformato, serve un asse per demografia e famiglia». Poi si spinge contro «la pervasività dell’ideologia gender, la maledizione del politicamente corretto: la povera Biancaneve non si può svegliare perché il principe non la può baciare. La politica malfatta si concentra sul suicidio assistito e non sulle cure palliative… Donna e famiglia sono bersaglio dei nostri avversari che vogliono trionfo indistinto del fluido e del neutro».

Contro il green pass

Francesco Lollobrigida, il presidente dei deputati FdI, imposta il suo intervento sulla chiave della «libertà» e arriva a utilizzare una citazione di Piero Calamandrei per fare polemica sul green pass, «un nuovo documento che ci viene imposto per poter vivere una vita normale. Magari ci sono venute in mente le parole di Calamandrei, quando dice che la libertà è come l’aria: ti accorgi della sua importanza quando ti manca».

La guerra e l’Italia

Mentre Lollobrigida dice che la guerra in Ucraina risveglia in noi il valore dell’Occidente, a margine dell’evento Giorgia Meloni rilascia alcune dichiarazioni sul tema. «Io credo che in questa fase l'Italia non debba discostarsi dai suoi alleati internazionali ma si debba dimostrare leale e che con la stessa fermezza il presidente del Consiglio debba chiedere ai suoi alleati internazionali solidarietà, perché in questa crisi inevitabilmente ci sarà chi pagherà di più e di meno. Bisogna distribuire equamente onori e oneri. Quindi, Draghi dovrebbe porre con forza il tema di un fondo di compensazione per le nazioni più colpite dalle sanzioni e una di quelle nazioni dovremmo essere noi». 

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